Chirurgia del Fegato a Firenze!

Dal 1° Marzo 2023, Chirurgia del Fegato sarà all'Università di Firenze
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L’effetto di un programma di trapianto di fegato sui risultati dell’epatocarcinoma resecabile: un’analisi multicentrica a livello nazionale

Questo studio è stato effettuato analizzando i dati contenuti nel registro italiano HE.RC.O.LE.S.
Il trattamento chirurgico dell'HCC comprende sia la resezione epatica che il trapianto di fegato.
Tuttavia, la presenza di cirrosi e la possibilità di recidiva rendono la gestione di questa malattia complessa e probabilmente diversa a seconda della presenza all’interno di un ospedale di un programma per il trapianto di fegato.
Un totale di 3202 pazienti da 25 ospedali italiani sono stati arruolati durante il periodo di questo studio.
Tre ospedali su 25 (12%) avevano un programma di trapianto di fegato.
La presenza di un tale programma all'interno dell’ospedale era associato a una ridotta probabilità di insufficienza epatica post-resezione epatica (OR=0,38) ma non a differenze nella sopravvivenza globale dei pazienti o nella sopravvivenza libera da malattia.
In un ospedale con un centro trapianti vi era una maggiore probabilità di trapianto di fegato per recidiva del tumore dopo una eventuale prima resezione epatica (OR=12.05). Tra i pazienti candidabili al trapianto, quelli che hanno effettivamente eseguito questo intervento hanno avuto una maggiore sopravvivenza dopo la ripresa della malattia. Questo studio ha dimostrato che la presenza di un programma per il trapianto di fegato è associata a inferiori tassi di insufficienza epatica post-resezione e a una maggiore probabilità di ricevere un trapianto di salvataggio se il tumore si ripresenta.
Matteo Serenari, Jacopo Lenzi, Alessandro Cucchetti, Federica Cipriani, Matteo Donadon, Francesco Ardito, Federico Fazio, Daniele Nicolini, Maurizio Iaria, Simone Famularo, Pasquale Perri, Luca Ansaloni, Matteo Zanello, Quirino Lai, Simone Conci, Sarah Molfino, Cecilia Ferrari, Paola Germani, Mauro Zago, Maurizio Romano, Giuseppe Zimmitti, Adelmo Antonucci, Luca Fumagalli, Albert Troci, Valentina Ferraro, Riccardo Memeo, Michele Crespi, Marco Chiarelli, Giorgio Ercolani, Mohamed Abu Hilal, Giacomo Zanus, Enrico Pinotti, Paola Tarchi, Guido Griseri, Gian Luca Baiocchi, Andrea Ruzzenente, Massimo Rossi, Elio Jovine, Marcello Maestri, Gian Luca Grazi, Fabrizio Romano, Raffaele Dalla Valle, Matteo Ravaioli, Marco Vivarelli, Alessandro Ferrero, Felice Giuliante, Guido Torzilli, Luca Aldrighetti, Matteo Cescon: The Effect of a Liver Transplant Program on the Outcomes of Resectable Hepatocellular Carcinoma: A Nationwide Multicenter Analysis. In: Ann Surg, 2022, ISSN: 1528-1140.

Abstract

OBJECTIVE: To evaluate the effect of a liver transplantation (LT) program on the outcomes of resectable hepatocellular carcinoma (HCC).

SUMMARY BACKGROUND DATA: Surgical treatment of HCC includes both hepatic resection (HR) and LT. However, the presence of cirrhosis and the possibility of recurrence make the management of this disease complex and probably different according to the presence of a LT program.

METHODS: Patients undergoing HR for HCC between January 2005 and December 2019 were identified from a national database of HCC. The main study outcomes were major surgical complications according to the Comprehensive Complication Index (CCI), post-hepatectomy liver failure (PHLF), 90-day mortality, overall survival (OS), and disease-free survival (DFS). Secondary outcomes were salvage liver transplantation (SLT) and post-recurrence survival (PRS).

RESULTS: A total of 3202 patients were included from 25 hospitals over the study period. Three out of 25 (12%) had a LT program. The presence of a LT program within a center was associated with a reduced probability of PHLF (OR=0.38) but not with OS and DFS. There was an increased probability of SLT when HR was performed in a transplant hospital (OR=12.05). Among transplant-eligible patients, those who underwent LT had a significantly longer PRS.

CONCLUSIONS: This study showed that the presence of a LT program was associated with decreased PHLF rates and an increased probability to receive SLT in case of recurrence.

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