Resezioni Epatiche per Metastasi da Tumore Neuroendocrino nei criteri per il Trapianto di Fegato

In questa serie che viene da diversi centri italiani, solo il 12% dei pazienti ha soddisfatto i criteri di Milano per il trapianto di fegato e la sopravvivenza globale a 5 anni dopo resezione epatica per questo piccolo e selezionato gruppo di pazienti era paragonabile a quello riportato in letteratura per i pazienti sottoposti a trapianto di fegato per metastasi epatiche da tumori neuroendocrini secondo i criteri di Milano. Mentre il trapianto potrebbe effettivamente essere il trattamento ottimale per i pazienti con metastasi da tumori neuroendocrino non resecabili, la resezione chirurgica dovrebbe essere la prima opzione per i pazienti con metastasi invece resecabili.
Primo studio randomizzato sulle macchine da perfusione per il trapianto di fegato

Trattamento chirurgico dell’epatocarcinoma

Una panoramica del trattamento chirurgico dell’epatocarcinoma, con un approfondimento sul ruolo della resezione epatica e del trapianto di fegato.
Trapianto di fegato per cancro

Una analisi ed una revisione clinica delle indicazioni e delle prospettive del trapianto di fegato per cancro.
Protocollo RAPID per trapianto di fegato in due tempi per metastasi da tumore del colon

Il gruppo dell’Università di Oslo, Norvegia, pubblica il protocollo RAPID (Resection And Partial Liver Segment 2/3 Transplantation With Delayed Total Hepatectomy).
Lo studio si propone di verificare la fattibilità nella combinazione del trapianto dei segmenti 2 e 3 del fegato e dell’emi-epatectomia in due tempi, allo scopo di ottenere nelle 4 settimane successive al trapianto l’epatectomia totale.
L’indicazione è posta in pazienti portatori di metastasi epatiche da tumore colo-rettale non resecabili. La presenza di 1 – 3 metastasi polmonari di diametro superiore ai 15 millimetri non era un criterio di esclusione.
Risposta virologica sostenuta alla terapia antivirale in uno studio randomizzato di ciclosporina contro tacrolimus in pazienti sottoposti a trapianto di fegato con recidiva di infezione di epatite C

Poiché in questo studio multicentrico, internazionale e randomizzato sono stati reclutati meno pazienti del previsto (92 contro 355), lo studio è risultato sottodimensionato per le aspettative e di conseguenza non si possono trarre robuste conclusioni sull’effetto della ciclosporina e del tacrolimus sulle risposte virologiche al trattamento antivirale per la recidiva dell’HCV dopo il trapianto di fegato.
Tuttavia, come riportato in altri studi, una risposta virologica sostenuta era maggiore nei pazienti trattati con ciclosporina.
L’invecchiamento del fegato: uno studio sul proteasoma

Studio sull’invecchiamento del fegato che si è focalizzato sul ruolo del proteasoma. La ricerca deriva dalla pratica del trapianto di fegato effettuato con l’uso di donatori anziani.
Una metodologia Bayesiana per migliorare la previsione della perdita precoce del fegato trapiantato derivata dallo studio Liver Match

Il modello di allocazione del fegato donatore-ricevente consente di effettuare una previsione efficace sulla possibile perdita del fegato trapiantato dopo l’intervento.
L’approccio bayesiano consente di adattare l’originale modello di allocazione donatore-ricevente incorporando anche dati di altre coorti, con conseguente capacità predittiva significativamente migliorata.
Emond esegue il prelievo del fegato sinistro per trapianto da vivente totalmente laparoscopico

Sulla rivista American Journal of Transplantation, il chirurgo Jean C. Emond, del Dipartimento di Chirurgia del New York-Presbyterian Hospital/Columbia Presbyterian Medical Center, a New York, descrive due casi di epatectomie sinistre eseguite a scopo di prelievo per trapianto da donatore vivente eseguite con tecnica totalmente laparoscopica.
Un prelievo stato effettuato con la preservazione della vena sovraepatica mediana e e uno senza.
Soubrane esegue il prelievo del fegato destro per trapianto da vivente nell’adulto con tecnica totalmente laparoscopica

Sulla rivista American Journal of Transplantation, il chirurgo Olivier Soubrane, dell’Hôpital St. Antoine, Université Pierre et Marie Curie, a Parigi, in Francia, descrive il primo caso di prelievo dell’emifegato destro a scopo di trapianto da vivente nell’adulto per via totalmente laparoscopica.
La donatrice era la sorella di 50 anni di una paziente portatrice di insufficienza epatica terminale secondaria ad una cirrosi biliare primitiva. Il volume dell’emifegato destro (segmenti 5-8) era 620 cm3 e rappresentava il 56% del suo fegato intero.
Sono stati usati 5 accessi laparoscopici per eseguire la procedura chirurgica.