L’effetto di un programma di trapianto di fegato sui risultati dell’epatocarcinoma resecabile: un’analisi multicentrica a livello nazionale

Effetto centro trapianto di fegato

Questo studio è stato effettuato analizzando i dati contenuti nel registro italiano HE.RC.O.LE.S.
Il trattamento chirurgico dell’HCC comprende sia la resezione epatica che il trapianto di fegato.
Tuttavia, la presenza di cirrosi e la possibilità di recidiva rendono la gestione di questa malattia complessa e probabilmente diversa a seconda della presenza all’interno di un ospedale di un programma per il trapianto di fegato.
Un totale di 3202 pazienti da 25 ospedali italiani sono stati arruolati durante il periodo di questo studio.
Tre ospedali su 25 (12%) avevano un programma di trapianto di fegato.
La presenza di un tale programma all’interno dell’ospedale era associato a una ridotta probabilità di insufficienza epatica post-resezione epatica (OR=0,38) ma non a differenze nella sopravvivenza globale dei pazienti o nella sopravvivenza libera da malattia.

In un ospedale con un centro trapianti vi era una maggiore probabilità di trapianto di fegato per recidiva del tumore dopo una eventuale prima resezione epatica (OR=12.05).
Tra i pazienti candidabili al trapianto, quelli che hanno effettivamente eseguito questo intervento hanno avuto una maggiore sopravvivenza dopo la ripresa della malattia.
Questo studio ha dimostrato che la presenza di un programma per il trapianto di fegato è associata a inferiori tassi di insufficienza epatica post-resezione e a una maggiore probabilità di ricevere un trapianto di salvataggio se il tumore si ripresenta.

Primo trapianto di fegato da donatore vivente completamente laparoscopico

Trapianto da vivente laparoscopico

Il 15 giugno 2021 è stato inviato alla rivista Americal Journal of Transplantation il report del primo trapianto di fegato da donatore vivente eseguito completamente con tecnica laparoscopica.

L’intervento è stato eseguito alla Seoul National University, Seoul, Corea del Sud.

Il ricevente è stato un paziente di 60 anni, che ha ricevuto la parte destra del fegato da parte del figlio di 24 anni.

Il paziente che ha ricevuto il trapianto è stato dimesso dopo 11 giorni di degenza.

Pierre-Alain Clavien trapianta con successo un fegato dopo 3 giorni di perfusione extracorporea normotermica

Pierre Alain Clavien

Pierre Alain Clavien, Professore e Direttore del Dipartimento di Chirurgia di Zurigo, in Svizzera, pubblica sulla rivista scientifica  Nature Biotechnology  il report di un trapianto di fegato eseguito dopo una perfusione normotermica dell’organo della durata di 3 giorni.

Il trapianto di fegato è stato eseguito il 22 maggio 2021.

L’organo era stato prelevato il 19 maggio 2021. Proveniva da una donatrice di 29 anni portatrice di desmoide addominale. 

Il paziente che ha ricevuto il trapianto era un uomo di 62 anni portatore di cirrosi avanzata e di un epatocarcinoma a noduli multipli. Il trapianto è stato eseguito dopo 68 ore di perfusione extracorporea normotermica. Il paziente è stato dimesso 12 giorni dopo l’intervento di trapianto di fegato. E’ tornato alla sua normale vita dopo 2 mesi ed è vivo ed in buone condizioni generali ad un anno dal trapianto.

Il particolare invecchiamento del fegato umano: una prospettiva della geroscienza nel contesto dei trapianti

Il fegato deve essere considerato un organo immunologico e nuovi studi suggeriscono un ruolo per le cellule recentemente descritte chiamate telociti. L’asse fegato-intestino rappresenta un collegamento cruciale con l’ambiente e le abitudini di vita e può influenzare l’insorgenza di malattie epatiche. L’invecchiamento fisiologico del fegato mostra alterazioni relativamente modeste. Studio eseguito nell’ambito del PRIN 2008 – prot. 2008WRBYPE