Viene descritta per la prima volta l'”esclusione vascolare totale” per le resezioni epatiche

Sulla rivista scientifica Surgery viene pubblicata la prima descrizione della tecnica di “Esclusione vascolare totale” del fegato durante le resezioni epatiche.
Prima descrizione della “kellyclasia”.

Tien-Yu Lin descrive per la prima volta la tecnica della kellyclasia per la transezione del fegato.
La definisce come il “Crush method”.
Il lavoro viene inviato alla rivista Surgery per la sottomissione il 3 dicembre 1973.
La gestione della pressione venosa centrale per ridurre il sanguinamento dal fegato

Con la chirurgia del trauma, viene introdotto il concetto per il quale la riduzione della pressione venosa centrale può essere uno strumento per ridurre il sanguinamento intraoperatorio del fegato.
Il peduncolo epatico può essere clampato per 15 minuti senza danni

Il chirurgo Raffucci, nel 1953, dimostra che i chirurghi potevano temporaneamente clampare l’afferenza sanguigna del fegato per un massimo di 15 minuti senza per questo avere danni.
Primi sviluppi della digitoclasia

Il Dott. Lin, a Taiwan, sviluppa la cosiddetta digitoclasia (“fingerfracture method”) con la quale le punta delle dita sono usate per schiacciare il tessuto del fegato per esporre i vasi e poterli quindi legarli e tagliarli.
Primo bisturi elettrico

La manovra di Pringle

Il Dott. J. Hogarth Pringle, un chirurgo di Glasgow, esegue quattro interventi chirurgici ad addome aperto in pazienti con traumi del fegato e ne controlla il sanguinamento occludendo meccanicamente la vena porta e l’arteria epatica, ottenendo la sopravvivenza di un paziente.
Isolamento dei vasi intraepatici con le dita

Anschutz dimostra che quando il parenchima epatico viene schiacciato con le dita, resistono intatti soli i peduncoli portali e le vene sovraepatiche.
Tubo di Kehr

Hans Kehr esegue le prime esplorazioni della via biliare e posiziona un tubo di plastica nel coledoco attraverso il dotto cistico, realizzando il primo uso sistematico del drenaggio biliare.
Solo nel 1912 sviluppa poi quello che è poi diventerà il “tubo a T” (in inglese il T-tube)