Verde Indocianina in Chirurgia Epatobiliare

Verde indocianina in chirurgia epatica e iliare

L’uso del verde di indocianina è ormai diventato una prassi comune durante interventi chirurgici sul fegato e sulle vie biliari. Questo colorante aiuta nella definizione dell’anatomia dei segmenti del fegato e riesce a fornire dati sul decorso delle vie biliari. Inoltre, riesce a rilevare la presenza di tumori superficiali di piccole dimensioni, aumentando il potenziale di cura delle resezioni epatiche nel trattamento dei tumori del fegato.
Questa lettura esegue una revisione dei principali usi del verde indocianina nella chirurgia epatica, in particolare per quella laparoscopica e robotica, ed apre una finestra sui futuri sviluppi clinici del verde indocianina nel trattamento dei tumori del fegato.

Evoluzione delle tecniche mini-invasive e dei risultati chirurgici dell’ALPPS in Italia: un’analisi delle tendenze nell’arco di 10 anni da un registro prospettico nazionale

Evoluzione ALPPS

Lo studio ha mostrato che l’uso dell’ALPPS è rimasto stabile nel corso degli anni, anche se con l’introduzione di diverse modifiche della tecnica originale.
Tra queste, era evidente un maggiore utilizzo di tecniche mini-invasive, portando ad un miglioramento della mortalità a 90 giorni dall’intervento.
L’insufficienza epatica postoperatoria rimane ancora una questione aperta per l’applicazione dell’ALPPS e l’uso della scintigrafia epatobiliare fra i vari stadi è sempre consigliatissimo oltre che eseguire l’ALPPS solo in centri esperti, ad alto volume.

La “hanging maneuver” per la realizzazione dell’epatectomia destra

Il chirurgo francese Jacques Belghiti, al Beaujon Hospital, University Paris 7, Parigi, Francia, pubblica la descrizione della “Hanging Maneuver” (o manovra di sospensione, per quanto anche in italiano venga usato il termine in lingua inglese) per la realizzazione dell’epatectomia destra.

La tecnica prevede il passaggio di un nastro elastico o di una fettuccia nello spazio fra vena cava inferiore retroepatica e faccia posteriore del fegato. Il nastro esce superiormente nello spazio fra vena sovraepatica destra e vena sovraepatica mediana e inferiormente dietro al lobo caudato di destra. 

La “Hanging Maneuver” dovrebbe dare questi vantaggi:

1) offre la direzione migliore e più breve del piano di sezione dalla superficie anteriore del fegato fino alla superficie anteriore della vena cava inferiore;

2) la trazione superiore solleva il fegato e consente una migliore esposizione, migliore emostasi della superficie di transezione e protegge la vena cava;

3) applicando la trazione sul nastro a sinistra si apre il piano di transezione, permettendo di seguire il tronco della vena sovraepatica media in sicurezza.

Esclusione vascolare del fegato con preservazione del flusso cavale nelle resezioni epatiche

Daniel Cherqui

Daniel Cherqui, all’ Hôpital Henri Mondor–Université Paris XII, Créteil, Francia, descrive la tecnica di esclusione vascolare del fegato con preservazione del flusso cavale durante l’esecuzione delle resezioni epatiche.

La tecnica prevede il completo isolamento dell’intera vena cava inferiore retroepatica dalla faccia posteriore del fegato.

L’esclusione vascolare viene ottenuta con il clampaggio contemporaneo del peduncolo epatico e delle vene sovraepatiche prima del loro ingresso nella vena cava inferiore.

Cherqui ne descrive l’applicazione in 40 interventi chirurgici di cui 16 eseguiti in pazienti con un’epatopatia cronica. Nessun paziente di questa serie ha richiesto la somministrazione di trasfusioni di sangue durante la resezione epatica.

Primo studio randomizzato sui drenaggi addominali in chirurgia epatica

Il chirurgo francese Jacques Belghiti, al Beaujon Hospital, University Paris 7, Parigi, Francia, pubblica i risultati del primo studio randomizzato sull’uso dei drenaggi addominali in chirurgia epatica.

Lo studio ha coinvolto 81 pazienti che hanno eseguito una resezione epatica in elezione.

I risultati dello studio hanno dimostrato che  più sicuro per i pazienti eseguire resezioni epatiche “minori” senza che venga posizionato un drenaggio addominale. Le resezioni epatiche “maggiori” possono essere eseguite con o senza il posizionamento di drenaggi.