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Studi pubblicati sul Trapianto di Fegato
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Una metodologia Bayesiana per migliorare la previsione della perdita precoce del fegato trapiantato derivata dallo studio Liver Match
Il modello di allocazione del fegato donatore-ricevente consente di effettuare una previsione efficace sulla possibile perdita del fegato trapiantato dopo l’intervento.
L’approccio bayesiano consente di adattare l’originale modello di allocazione donatore-ricevente incorporando anche dati di altre coorti, con conseguente capacità predittiva significativamente migliorata.

L’impatto della preservazione d’organi estesa sul trapianto di fegato
In 46 mesi sono stati eseguiti all’Università del Nebraska (University of Nebraska Medica Center: UNMC) 308 trapianti di fegato in 266 pazienti.
L’uso della soluzione UW (soluzione di Belzer) ha consentito di incrementare il tempo medio di preservazione del fegato prelevato per il trapianto da 5 ore a quasi 13 ore.
La percentuale di trapianti eseguiti durante le ore diurne quindi passata dal 21.5% al 71%.
Non ci sono stati effetti collaterali negativi.
Le possibilità offerte dalla Soluzione UW ha consentito di poter usufruire di un bacino di donatori molto più vasto, incrementando nei fatti le possibilità di scambio di organi e l’efficienza del sistema di prelievo.

Trapianto di fegato a Bologna. Risultato primi 8 casi.
Articolo storico che riporta il risultato dei primi 8 trapianti di fegato eseguiti presso il Policlinico Sant’Orsola Malpighi – Università degli Studi di Bologna, dal gruppo guidato dal Prof. Giuseppe Gozzetti.
L’attività iniziò il 9 aprile 1986 con il primo intervento eseguito per cirrosi biliare primitiva.
Sette degli 8 riceventi sopravvissero più di 6 mesi dall’intervento, con ottima qualità di vita. Il che aprì anche a Bologna una attività assistenziale e scientifica di altissimo livello.
- Ultimo aggiornamento della pagina: 03/10/2023
