Pagina Iniziale » Pancreas » Tumore pancreas » Tumore Testa Pancreas
Tumore della Testa del Pancreas
Cancro del pancreas, Tumore cefalopancreatico, neoplasia pancreatica
TC di un tumore della testa del pancreas.
Freccia gialla: la neoplasia, di aspetto scuro e disomogeneo
Freccia rossa: l’arteria mesenterica superiore, bianca per la presenza del mezzo di contrasto al suo interno
Freccia verde: il duodeno, con la sua parete più chiara per la presenza del sangue e la parte interna più scura, perché ripiena di materiale liquido
La testa è una delle parti di cui è costituito il pancreas, che si trova centralmente nell’addome e nella parte posteriore. Le altre parti del pancreas sono il corpo e la coda, che confina con la milza a sinistra.
La testa del pancreas è situata in una situazione anatomica molto particolare. È avvolta dal duodeno, che forma la cosiddetta “C duodenale”; nell’interno di questa C vi è la testa del pancreas.
La via biliare, che dal fegato porta la bile all’intestino per i processi della digestione, passa fisicamente all’interno della testa del pancreas e non ne può essere separata.
Più o meno posteriormente alla testa del pancreas passano alcuni vasi sanguigni molto importanti:
- l’arteria mesenterica superiore (che porta il sangue arterioso dall’aorta all’intestino) decorre nella parte di confine fra testa del pancreas e corpo del pancreas;
- l’arteria epatica (che porta il sangue dall’aorta al fegato) decorre nella parte più superiore della testa del pancreas;
- l’arteria epatica di destra che nasce dall’arteria mesenterica è una variante all’anatomia normale (è presente nel 10-25% della popolazione normale) e decorre proprio dietro alla testa del pancreas, visto che nasce dalla parte destra dell’arteria mesenterica superiore e arriva al fegato seguendo la via biliare;
- la vena mesenterica superiore (che porta il sangue dall’intestino al fegato) e la vena splenica (che porta il sangue della milza al fegato) confluiscono fra di loro dietro alla testa del pancreas, formando la vena porta.
La presenza di questi vasi sanguigni, tutti indispensabili per il buon funzionamento dell’intestino, rende questa parte del nostro corpo molto delicata quando viene aggredita con la chirurgia per eseguire un’operazione chirurgica.
I tumori del pancreas sono malattie tumorali maligne. Possono prendere la loro origine da due tipi di cellule:
- da quelle che producono gli enzimi della digestione, che servono per digerire le proteine e vengono immessi nell’intestino: questi tumori sono gli “adenocarcinomi”
- da quelle che producono gli ormoni (come l’insulina): in questo caso i tumori vengono definiti “neuroendocrini” e costituiscono un capitolo a parte delle malattie tumorali del pancreas.
La maggior parte dei tumori maligni del pancreas sono costituiti da adenocarcinomi (circa l’85%)
Le persone a rischio di sviluppare un tumore del pancreas sono quelle che si trovano nella fascia d’età compresa tra i 50 e gli 80 anni: il cancro del pancreas è raro tra chi ha meno di 40 anni.
Chi fuma ha un rischio che è circa tre volte rispetto a chi non fuma.
Esiste un chiaro legame con l’obesità, soprattutto quando il grasso è stratificato sull’addome, e quando sono presenti l’intolleranza al glucosio, la resistenza all’insulina e il diabete di tipo 2 (quello non dipendente da insulina, che in genere si manifesta dopo i 45 anni di età) e alcune malattie genetiche rare.
Sono sospettati di favorirne lo sviluppo anche l’alcol ed il caffè.
La familiarità per tumore del pancreas o della mammella o del colon costituisce un ulteriore fattore di rischio aggiuntivo.
La dieta ha un ruolo importante: un’alimentazione ricca di grassi e proteine animali sembra essere collegata a un aumento di rischio.
Puoi vedere i dati di diffusione dei tumori al pancreas in Europa visitando il sito della Commissione Europea.
I primi sintomi possono essere poco specifici e difficili da interpretare: malessere generale, difficoltà a digerire….
Se, come spesso accade, il tumore ostacola il normale deflusso della bile dal fegato all’intestino perché spinge sulla via biliare (provocando la dilatazione della via biliare), i sintomi sono invece classici:
- Ittero: è il sintomo più eclatante: la pelle del paziente che diventa gialla. Questo è dovuto all’ostruzione delle vie biliari che vanno dal fegato all’intestino, con conseguente rigurgito della bile nel sangue. Le sclere degli occhi sono fra le prime zone del corpo a diventare gialle;
- Urine marsalate o ipercromiche: contemporaneamente parte della bile può essere escreta con la pipì. Questo rende più carico il colore della pipì stessa, che può diventare dello stesso colore del liquore al marsala;
- Feci bianche o cretacee: la bile è l’elemento che più degli altri colora le feci. Se la bile non arriva l’intestino, le feci perdono il colore e diventano color della creta che, in termini medici, vengono definire come “ipocromiche”.
- Può insorgere prurito diffuso a tutto il corpo, a causa dei sali biliari che aumentano la loro quantità nel sangue che circola.
Il tumore della testa del pancreas nelle sue fasi iniziali può non causare dolore al paziente. L’ittero viene allora definito come “ittero muto” ed è tipico dei tumori maligni della testa del pancreas e della via biliare.
Bisogna anche ricordare che un diabete ad insorgenza improvvisa deve sempre fare porre l’attenzione sul possibile sviluppo di un tumore pancreatico.
- Ecografia dell’addome: può essere il primo esame da eseguire. È di facile esecuzione e può dare informazioni importanti. Fra queste, la più importante è se le vie biliari sono dilatate all’interno del fegato ed al di fuori del fegato. Lo studio con l’ecografia del pancreas può invece essere complicato in alcuni pazienti: il pancreas è molto posteriore nel nostro tronco e quindi l’ecografia potrebbe non essere in grado di vederlo in maniera appropriata. Se il pancreas viene visto con l’ecografia, allora si può rilevare la dilatazione del dotto di wirsung (che decorre proprio all’interno del pancreas) e la presenza di un nodulo nella sede del pancreas.
- TC: è l’esame principale, che può essere fatto nei pazienti itterici anche senza avere fatto l’ecografia. DEVE ESSERE FATTA CON LA SOMMINISTRAZIONE DEL MEZZO DI CONTRASTO ENDOVENOSO E DEVE AVERE UNA FASE ARTERIOSA, UNA FASE VENOSA ED UNA FASE TARDIVA.
La TC può mostrare
- Presenza di una massa nella testa del pancreas
- Dilatazione delle vie biliari
- Dilatazione del wirsung
- Rapporto del tumore con i vasi che circondano il pancreas
- Presenza di metastasi al fegato
- Presenza di linfonodi aumentati di volume.
- RM: La risonanza magnetica può essere richiesta per lo studio di noduli epatici di natura difficile da definire con la TC.
- Colangio-RM: è una sequenza della RM che può mostrare come è fatta la via biliare e se ha degli aspetti patologici. L’esame oggi è molto raffinato e può sostituire altre indagini più fastidiose per l’ammalato.
- ERCP (Endoscopic Retrograde Cholangio Pancreatography) o CPRE (Colangio Pancreatografia Retrograda Endoscopica). E’ un esame di endoscopia operativa. Con una sonda introdotta dalla bocca si arriva, attraversando lo stomaco, al duodeno e da lì si possono visualizzare le vie biliari iniettando al loro interno del mezzo di contrasto. Per introdurre il mezzo di contrasto all’interno delle vie biliari può essere necessario aprire la papilla di Vater, praticando un piccolo taglietto. La manovra può avere fini di sola diagnosi, ma può anche consentire di mettere un tubicino all’interno delle vie biliari stesse per fare scomparire l’ittero in quei malati che lo hanno sviluppato.
- Ecografia endoscopica (ecoendoscopia). Esame molto raffinato che consente la visione con l’ecografia di tutta la regione della testa del pancreas. Viene eseguito con una manovra endoscopica, portando la sonda con cui fare l’ecografia all’interno del duodeno passando dalla bocca e poi dallo stomaco. L’esame consente di poter eseguire delle biopsie dei tessuti sospetti.
- CA 19-9: è un esame del sangue che determina il livello di questo marcatore tumorale. Il dato non è specifico solo per il tumore del pancreas, in quanto può risultare alterato anche in situazioni di tipo benigno (ad esempio: le colangiti). Il suo valore deve essere valutato nel contesto del quadro clinico. Avere questo dato nella norma non vuole dire di necessità che il tumore non è presente: il marcatore può essere nella norma anche in pazienti che hanno sicuramente un tumore pancreatico.
L’ittero viene spesso considerato come una emergenza medica.
In realtà l’ittero non costituisce né un’urgenza né un’emergenza: un paziente può tollerare l’aumentata bilirubina nel sangue per periodi relativamente lunghi.
I metodi più comuni per fare scomparire l’ittero sono:
- drenaggio (protesi o stent) endoscopico: consiste nel posizionamento di un tubicino di plastica all’interno di quella parte di via biliare che passa attraverso il pancreas e che è stata chiusa dal tumore. Il tubicino allarga la chiusura e permette alla bile di riprendere a scorrere dal fegato all’intestino. Il tubicino viene posizionato nella via biliare durante una endoscopia digestiva, con una lunga sonda che viene inserita dalla bocca del paziente (endoscopio): questa manovra si chiama ERCP (Endoscopic Retrograde Cholangio Pancreatography) oppure CPRE (Colangio Pancreatografia Retrograda Endoscopica). Viene eseguita solitamente dai gastroenterologi che eseguono endoscopie e manovre interventive durante le endoscopie. Nei casi nei quali questo tubicino rimarrà per sempre, allora può essere fatto di metallo.
- drenaggio (protesi o stent) percutaneo: anche questo consiste nel posizionamento di un tubicino di plastica all’interno di quella parte di via biliare che passa attraverso il pancreas e che è stata chiusa dal tumore. Il tubicino allarga la chiusura causata dal tumore e permette alla bile di riprendere a scorrere dal fegato all’intestino. Il tubicino viene posizionato nella via biliare durante una manovra di radiologia interventiva. Viene inserito nella via biliare passando attraverso il fegato, al quale si accede tramite un piccolo foro praticato nella pelle della pancia. Nei casi nei quali questo tubicino dovrà rimanere per sempre, allora può essere di metallo anche con questo metodo.
Il posizionamento di questi tubicini non è privo di possibili complicazioni:
- Con l’endoscopia possono insorgere delle pancreatiti acute
- Con la puntura del fegato possono insorgere sanguinamenti e ematomi
- I tubicini possono perdere la loro posizione con il tempo, dovendo essere riposizionati
- I tubicini possono causare infezioni alle vie biliari
Le infezioni alle vie biliari sono uno fra i principali fattori che possono portare complicanze importanti dopo gli interventi chirurgici di resezione del pancreas.
PER QUESTO MOTIVO, POSIZIONARE UN TUBICINO (DRENAGGIO, PROTESI, STENT) NELLE VIE BILIARI IN UN PAZIENTE CHE POTREBBE ESSERE OPERATO, DOVREBBE SEMPRE ESSERE CONCORDATO CON IL CHIRURGO CHE POTREBBE ESEGUIRE L’INTERVENTO CHIRURGICO STESSO E PUÒ ESSERE OMESSO FINO ALLA DECISIONE SUL FARE L’INTERVENTO CHIRURGICO.
Questi segni sono indispensabili per decidere se un paziente può essere operato o no:
- Metastasi al fegato: le metastasi al fegato sono un criterio di esclusione dall’intervento chirurgico;
- Metastasi in altri distretti del corpo: la presenza di depositi tumorali in ogni altra sede al di fuori del pancreas impedisce di fare un intervento chirurgico;
- Infiltrazione del tumore nelle arterie: Vicino alla testa del pancreas passano l’arteria epatica (porta il sangue al fegato) e l’arteria mesenterica superiore (porta il sangue all’intestino). Se il tumore ha preso contatto con questi vasi, è difficile poter pensare a fare un’operazione che asporti il tumore. In pochi, pochissimi casi molto selezionati si può pensare a asportare la parte di arteria ammalata e ricostruire poi il vaso;
- Infiltrazione del tumore nelle vene. Vicino alla testa del pancreas passano la vena mesenterica superiore, la vena splenica e la vena porta. Sono vasi molto importanti. Il loro coinvolgimento nel tumore non rappresenta in assoluto una controindicazione a fare l’intervento, ma il chirurgo deve valutare la possibilità tecnica di poter asportare il segmento ammalato e di poter ricostruire;
- Infiltrazione degli organi che confinano con il pancreas: il colon trasverso, lo stomaco e il piccolo intestino possono essere coinvolti dal tumore. In questi casi bisogna considerare con attenzione la possibilità e l’opportunità di eseguire un intervento ad alta complessità.
Una volta stabilita la diagnosi di tumore della testa del pancreas e definita quale è l’estensione della malattia, è necessario identificare quale terapia proporre al paziente.
Questa decisione andrebbe assunta all’interno di gruppi di medici che includono diverse specializzazioni: chirurgia, radiologia, oncologia, gastroenterologia, patologia.
È comunque indispensabile che alla decisione prenda parte un chirurgo esperto nella chirurgia del fegato, del pancreas e della via biliare. Solo il chirurgo può infatti valutare la fattibilità delle soluzioni tecniche causate dalla presenza del tumore nella testa del pancreas.
I pazienti operabili possono eseguire l’intervento chirurgico.
I pazienti non operabili, possono essere a loro volta divisi in due grandi gruppi:
- quelli che devono eseguire la chemioterapia con l’ipotesi di eseguire l’intervento chirurgico in un secondo tempo;
- quelli che per le caratteristiche del tumore non potranno mai eseguire un intervento chirurgico di asportazione della malattia.
Non vi è dubbio che la migliore terapia sia l’asportazione del tumore mediante un intervento chirurgico che si chiama “duodeno cefalo pancreasectomia”. L’intervento asporta:
- la testa del pancreas, sede del tumore
- il duodeno
- la parte terminale della via biliare (quella che decorre dentro la testa del pancreas)
- i linfonodi della regione.
L’intervento inizialmente prevedeva anche l’asportazione di una porzione dello stomaco. Tuttavia ora si tende a risparmiare lo stomaco, risparmiando quella parte di stomaco che si chiama piloro per consentire una alimentazione più fisiologica.
A questo intervento può associarsi l’asportazione di tratti di vasi arteriosi o vasi venosi infiltrati dalla malattia tumorale.
I pazienti che non hanno indicazione all’esecuzione dell’intervento chirurgico possono comunque eseguire manovre o interventi chirurgici per ridurre i sintomi causati dal tumore e per migliorare la sopravvivenza.
Ridurre l’ittero: può essere eseguito sia con manovre radiologiche o endoscopiche (posizionamento di stent o protesi) oppure con un intervento chirurgico di costruzione di una anastomosi bilio digestiva;
Migliorare il transito del cibo attraverso l’intestino: in alcune situazioni il tumore può causare un’ostacolo al passaggio del cibo dallo stomaco al duodeno, impedendo al paziente di mangiare con regolarità. Questa ostruzione può essere superata o posizionando un tubicino all’interno dell’intestino che allarghi l’ostacolo, oppure con un intervento chirurgico di by pass intestinale.
Chemioterapia: vi sono diversi protocolli recenti che consentono il controllo dei tumori che nascono nel pancreas.
- Ultimo aggiornamento della pagina: 10/12/2023
Linee Guida per la Diagnosi ed il Trattamento del Tumore del Pancreas
2023
Conroy T; Pfeiffer P; Vilgrain V; Lamarca A; Seufferlein T; O'Reilly E M; Hackert T; Golan T; Prager G; Haustermans K; Vogel A; Ducreux M; Committee E G
Pancreatic cancer: ESMO Clinical Practice Guideline for diagnosis, treatment and follow-up Journal Article
In: Ann. Oncol., 2023.
@article{Conroy2023-ah,
title = {Pancreatic cancer: ESMO Clinical Practice Guideline for diagnosis, treatment and follow-up},
author = {T Conroy and P Pfeiffer and V Vilgrain and A Lamarca and T Seufferlein and E M O'Reilly and T Hackert and T Golan and G Prager and K Haustermans and A Vogel and M Ducreux and ESMO Guidelines Committee},
url = {https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0923753423008244?via%3Dihub
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0923753423008244/pdfft?md5=755657cdfeac2ea10c41326727eb4754&pid=1-s2.0-S0923753423008244-main.pdf},
doi = {10.1016/j.annonc.2023.08.009},
year = {2023},
date = {2023-09-01},
urldate = {2023-09-01},
journal = {Ann. Oncol.},
abstract = {Highlights
• The guideline covers diagnosis, staging, risk assessment, treatment, disease monitoring and follow-up.
• The multidisciplinary expert author group is from different institutions and countries in Europe, Asia and the USA.
• Recommendations are based on available scientific data and the authors’ collective expert opinion.
• ESMO-MCBS and ESCAT scores provide levels of evidence for treatment choices, including targeted therapies.
• In clinical practice, all recommendations provided need to be discussed with patients in a shared decision-making approach.},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
• The guideline covers diagnosis, staging, risk assessment, treatment, disease monitoring and follow-up.
• The multidisciplinary expert author group is from different institutions and countries in Europe, Asia and the USA.
• Recommendations are based on available scientific data and the authors’ collective expert opinion.
• ESMO-MCBS and ESCAT scores provide levels of evidence for treatment choices, including targeted therapies.
• In clinical practice, all recommendations provided need to be discussed with patients in a shared decision-making approach.
2021
di Oncologia Medica (AIOM) A I
Linee guida Carcinoma del Pancreas Esocrino Working paper
2021.
@workingpaper{nokey,
title = {Linee guida Carcinoma del Pancreas Esocrino},
author = {Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM)},
url = {https://snlg.iss.it/wp-content/uploads/2021/10/LG_270_ca_pancreas_agg2021.pdf},
year = {2021},
date = {2021-10-04},
urldate = {2021-10-04},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {workingpaper}
}
for Patients N G
Pancreatic Cancer Working paper
2021.
@workingpaper{nokey,
title = {Pancreatic Cancer},
author = {NCCN Guidelines for Patients},
url = {https://www.nccn.org/patients/guidelines/content/PDF/pancreatic-patient.pdf},
year = {2021},
date = {2021-01-04},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {workingpaper}
}
2020
Okusaka T; Nakamura M; Yoshida M; Kitano M; Uesaka K; Ito Y; Furuse J; Hanada K; Okazaki K
Clinical Practice Guidelines for Pancreatic Cancer 2019 from the Japan Pancreas Society: A Synopsis Journal Article
In: Pancreas, vol. 49, no 3, pp. 326 – 335, 2020, ISSN: 08853177, (Cited by: 63; All Open Access, Green Open Access, Hybrid Gold Open Access).
@article{Okusaka2020326,
title = {Clinical Practice Guidelines for Pancreatic Cancer 2019 from the Japan Pancreas Society: A Synopsis},
author = {Takuji Okusaka and Masafumi Nakamura and Masahiro Yoshida and Masayuki Kitano and Katsuhiko Uesaka and Yoshinori Ito and Junji Furuse and Keiji Hanada and Kazuichi Okazaki},
url = {https://www.scopus.com/inward/record.uri?eid=2-s2.0-85082094118&doi=10.1097%2fMPA.0000000000001513&partnerID=40&md5=2711a0bb237001a4c9b21c33e3fb8145},
doi = {10.1097/MPA.0000000000001513},
issn = {08853177},
year = {2020},
date = {2020-01-01},
urldate = {2020-01-01},
journal = {Pancreas},
volume = {49},
number = {3},
pages = {326 – 335},
publisher = {Lippincott Williams and Wilkins},
abstract = {Objectives Clinical Practice Guidelines for Pancreatic Cancer were first published in 2006 by the Japan Pancreas Society, and they were revised in 2009, 2013, and 2016. In July 2019, the Clinical Practice Guidelines for Pancreatic Cancer 2019 were newly revised in Japanese. Methods For this version, we developed the new guidelines according to the Minds Manual for Guideline Development 2017, which includes the concepts of GRADE (Grading Recommendations Assessment, Development, and Evaluation), to enable a better understanding of the current guidelines. Results The guidelines show algorithms for the diagnosis, treatment, and chemotherapy of pancreatic cancer and address 7 subjects: diagnosis, surgical therapy, adjuvant therapy, radiation therapy, chemotherapy, stent therapy, and supportive and palliative medicine. They include 56 clinical questions and 84 statements. There are statements corresponding to clinical questions, evidence levels, recommendation strengths, and agreement rates. Conclusions These guidelines represent the most standard clinical and practical management guidelines at this time in Japan. This is the English synopsis of the Clinical Practice Guidelines for Pancreatic Cancer 2019 in Japanese and is an attempt to disseminate the Japanese guidelines worldwide for introducing the Japanese approach for clinical management of pancreatic cancer. © Wolters Kluwer Health, Inc. All rights reserved.},
note = {Cited by: 63; All Open Access, Green Open Access, Hybrid Gold Open Access},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
Habib J R; Wolfgang C L
Synopsis of the UK National Institute for Health and Care Excellence Guidelines on the Diagnosis and Management of Pancreatic Cancer Journal Article
In: JAMA Surgery, vol. 155, no 12, pp. 1164 – 1165, 2020, ISSN: 21686254, (Cited by: 0).
@article{Habib20201164,
title = {Synopsis of the UK National Institute for Health and Care Excellence Guidelines on the Diagnosis and Management of Pancreatic Cancer},
author = {Joseph R. Habib and Christopher L. Wolfgang},
url = {https://www.scopus.com/inward/record.uri?eid=2-s2.0-85091271207&doi=10.1001%2fjamasurg.2020.3751&partnerID=40&md5=8ab334ab645a8c071623802956cfa7a2},
doi = {10.1001/jamasurg.2020.3751},
issn = {21686254},
year = {2020},
date = {2020-01-01},
urldate = {2020-01-01},
journal = {JAMA Surgery},
volume = {155},
number = {12},
pages = {1164 – 1165},
publisher = {American Medical Association},
note = {Cited by: 0},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
Prades J; Arnold D; Brunner T; Cardone A; Carrato A; Coll-Ortega C; Luze S D; Garel P; Goossens M E; Grilli R; Harris M; Louagie M; Malats N; Minicozzi P; Partelli S; Pastorekova S; Petrulionis M; Price R; Sclafani F; Smolkova B; Borras J M
Bratislava Statement: Consensus recommendations for improving pancreatic cancer care Journal Article
In: ESMO Open, vol. 5, no 6, 2020, ISSN: 20597029, (Cited by: 10; All Open Access, Gold Open Access, Green Open Access).
@article{Prades2020,
title = {Bratislava Statement: Consensus recommendations for improving pancreatic cancer care},
author = {Joan Prades and Dirk Arnold and Thomas Brunner and Antonella Cardone and Alfredo Carrato and Cristina Coll-Ortega and Samuel De Luze and Pascal Garel and Maria E Goossens and Roberto Grilli and Meggan Harris and Marleen Louagie and Núria Malats and Pamela Minicozzi and Stefano Partelli and Silvia Pastorekova and Marius Petrulionis and Richard Price and Francesco Sclafani and Bozena Smolkova and Josep M Borras},
url = {https://www.scopus.com/inward/record.uri?eid=2-s2.0-85096154220&doi=10.1136%2fesmoopen-2020-001051&partnerID=40&md5=a1a1e96aa9a620297317971d66a8340a},
doi = {10.1136/esmoopen-2020-001051},
issn = {20597029},
year = {2020},
date = {2020-01-01},
urldate = {2020-01-01},
journal = {ESMO Open},
volume = {5},
number = {6},
publisher = {BMJ Publishing Group},
abstract = {Pancreatic cancer is one of the most lethal tumours, and it is the fourth cause of cancer death in Europe. Despite its important public health impact, no effective treatments exist, nor are there high-visibility research efforts to improve care. This alarming situation is emblematic of a larger group of cancer diseases, known as neglected cancers. To address the impact of these diseases, the European Commission-supported Innovative Partnership for Action Against Cancer launched a multi-stakeholder initiative to determine key steps that healthcare systems can rapidly implement to improve their response. A working group comprising 20 representatives from European medical societies, patient associations, cancer plan organisations and other relevant European healthcare stakeholders was organised. A consensus process based on the results of different studies, discussion of research outcomes, and development and endorsement of draft statements resulted in 22 consensus recommendations (the Bratislava Statement). The statement argues that substantial improvements can be achieved in patient outcomes by centralising pancreatic cancer care around state-of-the-art reference centres, staffed by expert multidisciplinary teams capable of providing high-quality care. This organisational model requires a specific care framework encompassing primary, palliative and survivorship care, and a policy environment prioritising the use of quality criteria and performance assessments as well as research investments dedicated to prevention, risk prediction, early detection and diagnosis. In order to address the challenges posed by neglected cancers in general and pancreatic cancer in particular, a specific control strategy tailored to this reality is required. ©},
note = {Cited by: 10; All Open Access, Gold Open Access, Green Open Access},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
2018
NICE
NICE Guidelines: Pancreatic cancer in adults: diagnosis and pancreatic cancer in adults: diagnosis and management Bachelor Thesis
2018.
@bachelorthesis{nokey,
title = {NICE Guidelines: Pancreatic cancer in adults: diagnosis and pancreatic cancer in adults: diagnosis and management},
author = {NICE},
editor = {NICE},
url = {https://www.bsg.org.uk/wp-content/uploads/2019/12/NICE-Guideline-Pancreatic-Cancer-in-Adults_-Diagnosis-and-Management-Feb2018.pdf},
year = {2018},
date = {2018-02-07},
urldate = {2018-02-07},
abstract = {This guideline covers diagnosing and managing pancreatic cancer in adults aged 18 and over. It aims to improve care by ensuring quicker and more accurate diagnosis, and by specifying the most effective treatments for people depending on how advanced their cancer is.
For recommendations on identifying pancreatic cancer in primary care, or when to refer people to a specialist, see the NICE guideline on recognition and referral for suspected cancer.
It is for Healthcare professionals, Commissioners and providers; Adults aged 18 and over with pancreatic cancer, their families and carers.},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {bachelorthesis}
}
For recommendations on identifying pancreatic cancer in primary care, or when to refer people to a specialist, see the NICE guideline on recognition and referral for suspected cancer.
It is for Healthcare professionals, Commissioners and providers; Adults aged 18 and over with pancreatic cancer, their families and carers.
Isaji S; Mizuno S; Windsor J A; Bassi C; Castillo C F; Hackert T; Hayasaki A; Katz M H G; Kim S; Kishiwada M; Kitagawa H; Michalski C W; Wolfgang C L
International consensus on definition and criteria of borderline resectable pancreatic ductal adenocarcinoma 2017 Journal Article
In: Pancreatology, vol. 18, no 1, pp. 2 – 11, 2018, ISSN: 14243903, (Cited by: 265; All Open Access, Hybrid Gold Open Access).
@article{Isaji20182,
title = {International consensus on definition and criteria of borderline resectable pancreatic ductal adenocarcinoma 2017},
author = {Shuji Isaji and Shugo Mizuno and John A. Windsor and Claudio Bassi and Carlos Fernández-del Castillo and Thilo Hackert and Aoi Hayasaki and Matthew H. G. Katz and Sun-Whe Kim and Masashi Kishiwada and Hirohisa Kitagawa and Christoph W. Michalski and Christopher L. Wolfgang},
url = {https://www.scopus.com/inward/record.uri?eid=2-s2.0-85035246382&doi=10.1016%2fj.pan.2017.11.011&partnerID=40&md5=9e732aecca1d54c1de22d6974f6b4d43},
doi = {10.1016/j.pan.2017.11.011},
issn = {14243903},
year = {2018},
date = {2018-01-01},
urldate = {2018-01-01},
journal = {Pancreatology},
volume = {18},
number = {1},
pages = {2 – 11},
publisher = {Elsevier B.V.},
abstract = {This statement was developed to promote international consensus on the definition of borderline resectable pancreatic ductal adenocarcinoma (BR-PDAC) which was adopted by the National Comprehensive Cancer Network (NCCN) in 2006, but which has changed yearly and become more complicated. Based on a symposium held during the 20th meeting of the International Association of Pancreatology (IAP) in Sendai, Japan, in 2016, the presenters sought consensus on issues related to BR-PDAC. We defined patients with BR-PDAC according to the three distinct dimensions: anatomical (A), biological (B), and conditional (C). Anatomic factors include tumor contact with the superior mesenteric artery and/or celiac artery of less than 180° without showing stenosis or deformity, tumor contact with the common hepatic artery without showing tumor contact with the proper hepatic artery and/or celiac artery, and tumor contact with the superior mesenteric vein and/or portal vein including bilateral narrowing or occlusion without extending beyond the inferior border of the duodenum. Biological factors include potentially resectable disease based on anatomic criteria but with clinical findings suspicious for (but unproven) distant metastases or regional lymph nodes metastases diagnosed by biopsy or positron emission tomography-computed tomography. This also includes a serum carbohydrate antigen (CA) 19–9 level more than 500 units/ml. Conditional factors include the patients with potentially resectable disease based on anatomic and biologic criteria and with Eastern Cooperative Oncology Group (ECOG) performance status of 2 or more. The definition of BR-PDAC requires one or more positive dimensions (e.g. A, B, C, AB, AC, BC or ABC). The present definition acknowledges that resectability is not just about the anatomic relationship between the tumor and vessels, but that biological and conditional dimensions are also important. The aim in presenting this consensus definition is also to highlight issues which remain controversial and require further research. © 2017 IAP and EPC},
note = {Cited by: 265; All Open Access, Hybrid Gold Open Access},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
2015
Ducreux M; Cuhna A Sa; Caramella C; Hollebecque A; Burtin P; Goéré D; Seufferlein T; Haustermans K; Laethem J L V; Conroy T; Arnold D
Cancer of the pancreas: ESMO Clinical Practice Guidelines for diagnosis, treatment and follow-up Journal Article
In: Annals of Oncology, vol. 26, pp. v56 – v68, 2015, ISSN: 09237534, (Cited by: 720; All Open Access, Bronze Open Access).
@article{Ducreux2015v56,
title = {Cancer of the pancreas: ESMO Clinical Practice Guidelines for diagnosis, treatment and follow-up},
author = {M. Ducreux and A. Sa. Cuhna and C. Caramella and A. Hollebecque and P. Burtin and D. Goéré and T. Seufferlein and K. Haustermans and J. L. Van Laethem and T. Conroy and D. Arnold},
url = {https://www.scopus.com/inward/record.uri?eid=2-s2.0-84941646402&doi=10.1093%2fannonc%2fmdv295&partnerID=40&md5=526c2e6c86d7844ec67e63fa004aee18},
doi = {10.1093/annonc/mdv295},
issn = {09237534},
year = {2015},
date = {2015-01-01},
urldate = {2015-01-01},
journal = {Annals of Oncology},
volume = {26},
pages = {v56 – v68},
publisher = {Oxford University Press},
note = {Cited by: 720; All Open Access, Bronze Open Access},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
2014
Bockhorn M; Uzunoglu F G; Adham M; Imrie C; Milicevic M; Sandberg A A; Asbun H J; Bassi C; Büchler M; Charnley R M; Conlon K; Cruz L F; Dervenis C; Fingerhutt A; Friess H; Gouma D J; Hartwig W; Lillemoe K D; Montorsi M; Neoptolemos J P; Shrikhande S V; Takaori K; Traverso W; Vashist Y K; Vollmer C; Yeo C J; Izbicki J R
Borderline resectable pancreatic cancer: A consensus statement by the International Study Group of Pancreatic Surgery (ISGPS) Journal Article
In: Surgery (United States), vol. 155, no 6, pp. 977 – 988, 2014, ISSN: 00396060, (Cited by: 558).
@article{Bockhorn2014977,
title = {Borderline resectable pancreatic cancer: A consensus statement by the International Study Group of Pancreatic Surgery (ISGPS)},
author = {Maximilian Bockhorn and Faik G. Uzunoglu and Mustapha Adham and Clem Imrie and Miroslav Milicevic and Aken A. Sandberg and Horacio J. Asbun and Claudio Bassi and Markus Büchler and Richard M. Charnley and Kevin Conlon and Laureano Fernandez Cruz and Christos Dervenis and Abe Fingerhutt and Helmut Friess and Dirk J. Gouma and Werner Hartwig and Keith D. Lillemoe and Marco Montorsi and John P. Neoptolemos and Shailesh V. Shrikhande and Kyoichi Takaori and William Traverso and Yogesh K. Vashist and Charles Vollmer and Charles J. Yeo and Jakob R. Izbicki},
url = {https://www.scopus.com/inward/record.uri?eid=2-s2.0-84901455120&doi=10.1016%2fj.surg.2014.02.001&partnerID=40&md5=ff29b14411d08f19636c8bd70084e5e5},
doi = {10.1016/j.surg.2014.02.001},
issn = {00396060},
year = {2014},
date = {2014-01-01},
urldate = {2014-01-01},
journal = {Surgery (United States)},
volume = {155},
number = {6},
pages = {977 – 988},
publisher = {Mosby Inc.},
abstract = {Background This position statement was developed to expedite a consensus on definition and treatment for borderline resectable pancreatic ductal adenocarcinoma (BRPC) that would have worldwide acceptability. Methods An international panel of pancreatic surgeons from well-established, high-volume centers collaborated on a literature review and development of consensus on issues related to borderline resectable pancreatic cancer. Results The International Study Group of Pancreatic Surgery (ISGPS) supports the National Comprehensive Cancer Network criteria for the definition of BRPC. Current evidence supports operative exploration and resection in the case of involvement of the mesentericoportal venous axis; in addition, a new classification of extrahepatic mesentericoportal venous resections is proposed by the ISGPS. Suspicion of arterial involvement should lead to exploration to confirm the imaging-based findings. Formal arterial resections are not recommended; however, in exceptional circumstances, individual therapeutic approaches may be evaluated under experimental protocols. The ISGPS endorses the recommendations for specimen examination and the definition of an R1 resection (tumor within 1 mm from the margin) used by the British Royal College of Pathologists. Standard preoperative diagnostics for BRPC may include: (1) serum levels of CA19-9, because CA19-9 levels predict survival in large retrospective series; and also (2) the modified Glasgow Prognostic Score and the neutrophil/lymphocyte ratio because of the prognostic relevance of the systemic inflammatory response. Various regimens of neoadjuvant therapy are recommended only in the setting of prospective trials at high-volume centers. Conclusion Current evidence justifies portomesenteric venous resection in patients with BRPC. Basic definitions were identified, that are currently lacking but that are needed to obtain further evidence and improvement for this important patient subgroup. A consensus for each topic is given. © 2014 Mosby, Inc. All rights reserved.},
note = {Cited by: 558},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
Hartwig W; Vollmer C M; Fingerhut A; Yeo C J; Neoptolemos J P; Adham M; Andrén-Sandberg Å; Asbun H J; Bassi C; Bockhorn M; Charnley R; Conlon K C; Dervenis C; Fernandez-Cruz L; Friess H; Gouma D J; Imrie C W; Lillemoe K D; Milićević M N; Montorsi M; Shrikhande S V; Vashist Y K; Izbicki J R; Büchler M W
In: Surgery (United States), vol. 156, no 1, pp. 1 – 14, 2014, ISSN: 00396060, (Cited by: 173).
@article{Hartwig20141,
title = {Extended pancreatectomy in pancreatic ductal adenocarcinoma: Definition and consensus of the International Study Group for Pancreatic Surgery (ISGPS)},
author = {Werner Hartwig and Charles M. Vollmer and Abe Fingerhut and Charles J. Yeo and John P. Neoptolemos and Mustapha Adham and Åke Andrén-Sandberg and Horacio J. Asbun and Claudio Bassi and Max Bockhorn and Richard Charnley and Kevin C. Conlon and Christos Dervenis and Laureano Fernandez-Cruz and Helmut Friess and Dirk J. Gouma and Clem W. Imrie and Keith D. Lillemoe and Miroslav N. Milićević and Marco Montorsi and Shailesh V. Shrikhande and Yogesh K. Vashist and Jakob R. Izbicki and Markus W. Büchler},
url = {https://www.scopus.com/inward/record.uri?eid=2-s2.0-84902548300&doi=10.1016%2fj.surg.2014.02.009&partnerID=40&md5=13369c977272015b86a212cc52cde706},
doi = {10.1016/j.surg.2014.02.009},
issn = {00396060},
year = {2014},
date = {2014-01-01},
urldate = {2014-01-01},
journal = {Surgery (United States)},
volume = {156},
number = {1},
pages = {1 – 14},
publisher = {Mosby Inc.},
abstract = {Background Complete macroscopic tumor resection is one of the most relevant predictors of long-term survival in pancreatic ductal adenocarcinoma. Because locally advanced pancreatic tumors can involve adjacent organs, "extended" pancreatectomy that includes the resection of additional organs may be needed to achieve this goal. Our aim was to develop a common consistent terminology to be used in centers reporting results of pancreatic resections for cancer. Methods An international panel of pancreatic surgeons working in well-known, high-volume centers reviewed the literature on extended pancreatectomies and worked together to establish a consensus on the definition and the role of extended pancreatectomy in pancreatic cancer. Results Macroscopic (R1) and microscopic (R0) complete tumor resection can be achieved in patients with locally advanced disease by extended pancreatectomy. Operative time, blood loss, need for blood transfusions, duration of stay in the intensive care unit, and hospital morbidity, and possibly also perioperative mortality are increased with extended resections. Long-term survival is similar compared with standard resections but appears to be better compared with bypass surgery or nonsurgical palliative chemotherapy or chemoradiotherapy. It was not possible to identify any clear prognostic criteria based on the specific additional organ resected. Conclusion Despite increased perioperative morbidity, extended pancreatectomy is warranted in locally advanced disease to achieve long-term survival in pancreatic ductal adenocarcinoma if macroscopic clearance can be achieved. Definitions of extended pancreatectomies for locally advanced disease (and not distant metastatic disease) are established that are crucial for comparison of results of future trials across different practices and countries, in particular for those using neoadjuvant therapy. © 2014 Mosby, Inc. All rights reserved.},
note = {Cited by: 173},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
Tol J A M G; Gouma D J; Bassi C; Dervenis C; Montorsi M; Adham M; Andrén-Sandberg A; Asbun H J; Bockhorn M; Büchler M W; Conlon K C; Fernández-Cruz L; Fingerhut A; Friess H; Hartwig W; Izbicki J R; Lillemoe K D; Milicevic M N; Neoptolemos J P; Shrikhande S V; Vollmer C M; Yeo C J; Charnley R M
In: Surgery (United States), vol. 156, no 3, pp. 591 – 600, 2014, ISSN: 00396060, (Cited by: 362; All Open Access, Green Open Access).
@article{Tol2014591,
title = {Definition of a standard lymphadenectomy in surgery for pancreatic ductal adenocarcinoma: A consensus statement by the International Study Group on Pancreatic Surgery (ISGPS)},
author = {Johanna A. M. G. Tol and Dirk J. Gouma and Claudio Bassi and Christos Dervenis and Marco Montorsi and Mustapha Adham and Ake Andrén-Sandberg and Horacio J. Asbun and Maximilian Bockhorn and Markus W. Büchler and Kevin C. Conlon and Laureano Fernández-Cruz and Abe Fingerhut and Helmut Friess and Werner Hartwig and Jakob R. Izbicki and Keith D. Lillemoe and Miroslav N. Milicevic and John P. Neoptolemos and Shailesh V. Shrikhande and Charles M. Vollmer and Charles J. Yeo and Richard M. Charnley},
url = {https://www.scopus.com/inward/record.uri?eid=2-s2.0-84907598225&doi=10.1016%2fj.surg.2014.06.016&partnerID=40&md5=6a50e3dd76405d21e33e07a0e91f959c},
doi = {10.1016/j.surg.2014.06.016},
issn = {00396060},
year = {2014},
date = {2014-01-01},
urldate = {2014-01-01},
journal = {Surgery (United States)},
volume = {156},
number = {3},
pages = {591 – 600},
publisher = {Mosby Inc.},
abstract = {Background The lymph node (Ln) status of patients with resectable pancreatic ductal adenocarcinoma is an important predictor of survival. The survival benefit of extended lymphadenectomy during pancreatectomy is, however, disputed, and there is no true definition of the optimal extent of the lymphadenectomy. The aim of this study was to formulate a definition for standard lymphadenectomy during pancreatectomy. Methods During a consensus meeting of the International Study Group on Pancreatic Surgery, pancreatic surgeons formulated a consensus statement based on available literature and their experience. Results The nomenclature of the Japanese Pancreas Society was accepted by all participants. Extended lymphadenectomy during pancreatoduodenectomy with resection of Ln's along the left side of the superior mesenteric artery (SMA) and around the celiac trunk, splenic artery, or left gastric artery showed no survival benefit compared with a standard lymphadenectomy. No level I evidence was available on prognostic impact of positive para-aortic Ln's. Consensus was reached on selectively removing suspected Ln's outside the resection area for frozen section. No consensus was reached on continuing or terminating resection in cases where these nodes were positive. Conclusion Extended lymphadenectomy cannot be recommended. Standard lymphadenectomy for pancreatoduodenectomy should strive to resect Ln stations no. 5, 6, 8a, 12b1, 12b2, 12c, 13a, 13b, 14a, 14b, 17a, and 17b. For cancers of the body and tail of the pancreas, removal of stations 10, 11, and 18 is standard. Furthermore, lymphadenectomy is important for adequate nodal staging. Both pancreatic resection in relatively fit patients or nonresectional palliative treatment were accepted as acceptable treatment in cases of positive Ln's outside the resection plane. This consensus statement could serve as a guide for surgeons and researchers in future directives and new clinical studies.},
note = {Cited by: 362; All Open Access, Green Open Access},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
2013
Committee E G
Informazioni per il paziente basate sulle Linee Guida per la Pratica Clinica ESMO (European Society of Medical Oncology) Working paper
2013.
@workingpaper{nokey,
title = {Informazioni per il paziente basate sulle Linee Guida per la Pratica Clinica ESMO (European Society of Medical Oncology)},
author = {ESMO Guidelines Committee},
url = {https://www.esmo.org/content/download/102598/1812535/file/IT-Cancro-del-Pancreas-una-Guida-per-il-Paziente.pdf},
year = {2013},
date = {2013-01-07},
urldate = {2022-01-03},
keywords = {},
pubstate = {published},
tppubtype = {workingpaper}
}
