Storia della Chirurgia Epatica

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1654
Viene pubblicata la prima descrizione dell’anatomia segmentaria del fegato da Francis Glisson, ma il documento viene dimenticato per secoli. Probabilmente, l’impossibilità di eseguire interventi chirurgici sul fegato in maniera sicura durante quel periodo ha reso quelle informazioni superflue.

John M Forrester
English manuscripts of Francis Glisson (1): from Anatomia hepatis (The anatomy of the liver) 1654
Med Hist. 1996 Jan; 40(1): 121–122.
1688
Il chirurgo L. MacPherson cita il resoconto di una asportazione fatta con le pinze di una piccola porzione di fegato dopo una ferita da spada.
Foster JH
History of liver surgery.
Arch Surg. 1991 Mar;126(3):381-7.
1716
Il chirurgo italiano Giovanni Berta descrive per la prima volta una resezione epatica non anatomica.
L’intervento consistite nell’amputazione di una piccola parte di fegato che protrudeva dall’addome di uno squilibrato che si era pugnalato da solo con un coltello.
Kadry Z, Furukawa H, Todo S, Clavien PA: Assessment of liver function and mass in cirrhotic and non cirrhotic livers. In Malignant Liver Tumors: Current and Emerging Therapies, 2nd ed. Clavien PA FY, Lyerly HK, Morse MA, Venook AP (eds). Sudbury, UK, Jones and Bartlett, 2003, pp 73–88
1846
Il chirurgo John MacPherson nel 1846 sutura e rimuove una parte del fegato dalla ferita causata da una lancia di un anziano paziente indù, che ne aveva bisogno.
MacPherson, J. Discussion in Mikeskey, W.E., Howard, J.M., DeBakey, M.E.: Injuries of the liver in 300 consecutive patients. Int.
Abstr. Surg. 103:323, 1956
1852
Il chirurgo statunitense JC Massie riferisce di aver rimosso la metà del lobo destro di un bambino di 7 anni che si era sparato mentre stava rimuovendo la pietra focaia da una pistola, nel 1852. La ferita del ragazzo era evoluta cancrena, costringendo il Dott. Massie ad asportare più tessuto di quanto avesse messo in conto per agire in sicurezza.
Nonostante la sua esitazione nella conduzione dell’operazione, il Dott. Massie non ha problemi nel concludere: “Questa è solo una situazione fra le tante che si possono verificare e che possono servire a dimostrare alla nostra professione che il caso di un singolo paziente, per quanto disperato possa apparire, non dovrebbe mai essere abbandonato senza fare lo sforzo di provare a risolverlo; e ritengo molto riprovevole, se posso usare questo termine, quando i professionisti si ritirano dai casi disperati “.
Massie, J.C.: Wound of the liver—excision of a large portion of the right lobe. New Orleans Med. Surg. J. 9:146, 1852
1874
Il Dott. Cousins riferisce il caso di una resezione epatica da lui stesso eseguita; il fatto che Langenbuch sia stato il primo al mondo ad eseguire un intervento analogo nel 1886 è ancora da verificare in maniera definitiva.
Cousins JW. Discussion in Warvi, W.N.: Primary tumors of the liver. Surg. Gynecol. Obstet. 1945; 80:643
1880
Il Dott. Lawson Tait, un ginecologo inglese, che era assai scettico sui benefici causati dalle procedure di antisepsi, entra nell’addome di un paziente per drenare una cisti da Echinococco del fegato.

McClusky DA, III, Skandalakis LJ, Colborn GL et al. Hepatic surgery and hepatic surgical anatomy: historical partners in progress. World J Surg 1997; 21:330-342
15 gennaio 1886

Lius A. Di un adenoma del fegato. Centralblatt Fur Chir.
1887/1886;5:99.
Lius A. Di un adenoma del fegato. Gazzetta delle Cliniche 1886; 23(15):225-230
1886
In quest’anno il Dott. Escher documenta l’asportazione di una massa del fegato delle dimensioni “approssimative della testa di una uomo”.
Anschutz W. Uber die Resektion der Leber. Samml. Klin-Vortr.
Chir. 1903; 14:356.
26 agosto 1887
A Bologna il chirurgo Pietro Loreta esegue la prima resezione epatica per cisti da echinococco.

Loreta P. Echinococco del fegato. Resezione del fegato. Escissione della cisti. Guarigione. Memoria del professor pietro loreta (letta nella sessione 11 Dicembre 1887), memorie della R. Accademia delle scienze dell’Istituto di Bologna, serie IV, tomo VIII. Bologna: Tipi Gamberini e Parmeggiani 1887: 581-587
1888
Il Dott. Bruns rimuove un tumore metastatico del fegato.
1888
Hugo Rex pubblica il lavoro sulla disposizione delle strutture vascolari intraepatiche usando studi che impiegavano la corrosione in parecchi fegati di mammiferi.

Rex H. Beitrage zur Morphologie der Saugerleber. Morphol. Jahrb. 1888; 14:517.
1888
La prima resezione epatica eseguita in elezione e con successo viene attribuita a Carl Johann August Langenbuch che asporta una parte del lobo sinistro del fegato.
Il paziente è stato rioperato per emorragia interna poche ore dopo l’operazione ed è sopravvissuto.

Langenbuch C. Ein fall von resection eines linksseitigen schurlappens
der leber. Berl Klin Wochenschr 1888; 25:37.
1889
Keen WW IV. Report of a case of resection of the liver for the removal of a neoplasm, with a table of seventy-six cases of resection of the liver for hepatic tumors. Ann Surg. 1899;30:267–83.
1892
Ancora Keen descrive l’escissione di un adenoma cistico della via biliare all’interno del fegato usando una tecnica con suture alla base del tumore, cauterizzazione e con il distacco del fegato dal tumore con l’unghia del pollice.
Il lavoro include una prima revisione di altri 20 casi che erano stati asportati dal fegato.
Keen WW. On resection of the liver, especially for hepatic tumors. Bost Med Surg J 1892; 126:405-409.
1893
Il Prof. César Roux, un chirurgo svizzero che insegnava a Losanna, descrive per la prima volta l’uso del piccolo intestino per costruire una derivazione intestinale.
L’ansa intestinale fu da lui utilizzata per superare una ostruzione gastrica causata da una stenosi infiammatoria dovuta a un’ulcera peptica.
La forma a “Y” deriva dalla somiglianza con la forma da lui disegnata nella lettera di descrizione della tecnica. Questo è il motivo per cui l’intervento è stato denominato in inglese “Roux-en-Y anastomosis”, o più semplicemente “Roux-en-Y”.
L’intervento viene oggi usato in diverse condizioni patologiche: la pancreatite cronica, la gastrite alcalina, le pseudocisti pancreatiche, le ostruzioni del coledoco e come ripristino della continuità intestinale dopo resezioni dello stomaco o dell’esofago. Oggi la costruzione di un’anastomosi bilio-digestiva viene utilizzata nella chirurgia epato-biliare in numerose situazioni cliniche.
Nel 1976 il chirurgo Marcel Cesar Machado, dell’Università di São Paulo, in Brasile, ne codifica l’uso nella ricostruzione durante l’intervento di duodenocefalopancreasectomia.

Roux C, : De la gastroenterostomie. Revue de chirurgie, 1893, 13: 402-403.
1890
Il chirurgo Tiffany è il primo chirurgo americano a riportare il caso di una resezione epatica eseguita per la presenza di un tumore.
Tiffany L. The removal ofa solid tumor from the liver by laparotomy. Maryland Med J 1890; 23:53 1.
1891
Il Dott. Lucke descrive la prima asportazione eseguita con successo di un tumore maligno dal lobo sinistro del fegato.
Lucke GA. Enternung des linken kresbsigen Leber lappens. Centralblatt fur Chirugie 1891; 18:115-116.
1896
Durante questo primo periodo storico, il Dott. Kousnetzoffand Pensky escogita l’uso di aghi smussi e dell’applicazione di suture sui vasi sanguigni, che vengono isolati durante la transezione del parenchima epatico.
KousnetzoffM, Pensky J. Sur la resection partielle du foie. Rev Chir 1896; 16:501-52 1.
1898
Il Dott. Cantlie usa dei calchi del fegato per dimostrare che la scissura principale lobare si estende approssimativamente dal letto della colecisti anteroinferiormente sino al lato destro della vena cava inferiore posterosuperiormente.

Cantlie J. On a new arrangement of the right and left lobes of the liver. Journal of Anatomy and Physiology 1898; 32:4.
1899
Keen esegue con successo la prima lobectomia sinistra per tumore del fegato; un intervento la cui descrizione odierna sarebbe la segmentectomia laterale sinistra.
Keen WW. Report of a case of resection of the liver for the removal of a neoplasm with a table of seventy-six cases of resection of the liver for hepatic tumor. Ann Surg 1899; 30:267-283.
1903
Anschutz dimostra che quando il parenchima epatico viene schiacciato con le dita, resistono intatti soli i peduncoli portali e le vene sovraepatiche.
Anschutz W. Uber die resektion der leber. Sant K Vort 1903; 356-357.
1908

Pringle JHV. Notes on the arrest of hepatic hemorrhage due to trauma. Ann Surg. 1908;48:541–9.
1911
Wendel W. Beitrage zur Chirurgie der leber. Arch Klin Chir Berl
1911; 95:887-894.
1928
Il primo bisturi elettrico, il coltello chirurgico Bovie, venne messo in commercio da due Statunitensi, Cushing and William T. Bovie (nella foto); da questo giorno il bisturi elettrico viene impiegato come strumento principale per ottenere il controllo del sanguinamento nel fegato.

Tanabe KK. The past 60 years in liver surgery. Cancer. 2008;113(7 Suppl):1888–1896.
1940
Cattell esegue con successo la prima rimozione dal fegato di una metastasi epatica da tumore primitivo colorettale
Cattell RB. Successful removal of liver metastasis from carcinoma of the rectum. Lahey Clin. Bull. 1940; 2:7.

1950
Lin TY, Chen KM, Liu TK. Total right hepatic lobectomy for primary hepatoma. Surgery. 1960;48:1048–60.
1951
Il professore svedese Carl-Herman Hjortsjo, dell’Istituto di Anatomia di Lund, in Svezia, pubblica il suo lavoro nel quale descrive con assoluta chiarezza , scissure, settori e segmenti del fegato.
Questa descrizione era già stata presentata l’anno precedente (il 1950) durante il Congresso Internazionale di Anatomia di Oxford.
A questa presentazione molti fanno risalire l’anno di nascita della vera Chirurgia Epatica Anatomica.

Hjortsjo CH. The topography of the intrahepatic duct systems. Acta Anat (Basel). 1951;11(4):599-615.
16 ottobre 1951

1952
Vittorio Staudacher, Professore di Chirurgia all’Università di Milano, pubblica la prima serie mondiale di trapianti di fegato eseguiti negli animali di larga taglia.

Busuttil RW, De Carlis LG, Mihaylov PV, Gridelli B, Fassati LR, Starzl TE.
The First Report of Orthotopic Liver Transplantation in the Western World
Am J Transplant. 2012 Jun;12(6):1385-7.
Staudacher V. Trapianti di Organi con Anastomosi Vascolari. Archivi ed Atti della Società Italiana di Chirurgia, 54° Congresso, 3-6 Ottobre 1952, Venezia: pp. 333–368.
1953
Julian K. Quattlebaum, di Savannah, Georgia (USA) descrive tre casi di resezione epatica maggiore e di uno di questi la tranciatura del fegato con il manico del bisturi ed il clampaggio dei vasi nel piano di transezione.

Quattlebaum JK. Massive resection of the liver. Ann Surg. 1953 Jun;137(6):787-96
1957
Claude Couinaud pubblica il suo libro di fondamentale importanza per lo sviluppo della chirurgia epatica moderna.

Couinaud C. Etudes Anatomiques et Chirugicales. Paris: Masson,
1957.
23 Luglio 1963
Il Dott. Thomas E. Starzl esegue all’Università di Denver il primo trapianto di fegato nell’uomo.

Starzl, T. E., Marchioro, T. L., von Kaulla, K., Hermann, G., Brittain, R. S. and Waddell, W. R.: Homotransplantation of the Liver in Humans. Surg. Gynec. Obstet., 117:659, 1963.
1965
Gerald Klatskin, alla Yale University di New Haven, Connecticut, descrive per la prima volta il colangiocarcinoma parailare, che per molto tempo è stato definito proprio come “Tumore di Klatskin”.
Klatskin passò poi alla storia della medicina per avere sviluppato la tecnica della biopsia epatica.

Klatskin G. Adenocarcinoma of the hepatic duct at its bifurcation within the porta hepatis: An unusual tumor with distinctive clinical and pathological features. Am J Med. 1965 Feb;38:241-56
1965
I chirurghi Ichio Honjo (nella foto) e Kozaha descrivono la prima resezione epatica pianificata in due tempi. Il paziente era portatore di un tumore dello stomaco con metastasi al fegato. La prima operazione consistette nella resezione gastrica, una parziale epatectomia sinistra e la legatura del ramo destro della vena porta. Il lobo destro venne resecato 3 settimane dopo. Il paziente morì per complicanze postoperatorie ma venne verificato la fattibilità tecnica dell’intervento.

Honjo I, Kozaka S. Extensive resection of the liver in two stages. Rev Int Hepatol. 1965;15:309–319.
1968
Con la chirurgia del trauma viene introdotto il concetto per il quale la riduzione della pressione venosa centrale può essere uno strumento per ridurre il sanguinamento intraoperatorio del fegato.
Schrock T, Blaisdell FW, Mathewson C, Jr. Management of blunt trauma to the liver and hepatic veins. Arch Surg 1968; 96:698-704
30 novembre 1968
Sir Roy Calne, a Cambridge (UK) descrive per la prima volta la tecnica del piggy back nel trapianto di fegato.
La tecnica si affermò in maniera definitiva solo 20 anni dopo, nel 1989, per l’applicazione che ne fece Andreas Tzakis, prima a Pittsburg e quindi a Miami.

Calne RY, Williams R. Liver transplantation in man. I. Observations on technique and organization in five cases. Br Med J. 1968;4(5630):535–540.
1971
Stig Bengmark esegue con successo una resezione epatica in 2 tempi per metastasi al fegato da tumore del colon.

Bengmark S, Börjesson B, Hafström L, Olsson A. A two-stage liver resection combined with longterm intraportal 5-FU infusion. Rev Surg. 1971;28(6):456–458.
1974
Tien-Yu Lin descrive per la prima volta la tecnica della kellyclasia per la transezione del fegato. Lo definisce come il “Crush method”.
Lin TY. A simplified technique for hepatic resection: the crush method. Ann Surg. 1974;180(3):285-290.
1975
Descrizione della tecnica di Esclusione vascolare totale del fegato durante le resezioni epatiche.
Heaney JP, Jacobson A: Simplified control of upper abdominal hemorrhage from the vena cava. Surgery 78(2):138–141, 1975
Luglio 1976
Jean-Francois Borel, un microbiologo e immunologo belga che lavora nei laboratori Sandoz a Basilea, scopre la ciclosporina. Il farmaco ha forti proprietà antirigetto e sarà il fattore determinante nello sviluppo di tutti i trapianti d’organo.

Borel JF, Feurer C, Gubler HU, Stähelin H.
Biological effects of cyclosporin A: a new antilymphocytic agent.
Agents Actions. 1976 Jul;6(4):468-75.
1979
La tecnica della digitoclasia viene rifinita in via definitiva dal chirurgo vietnamita Ton That Tung, che unisce la chiusura dei vasi e dei dotti biliari presenti nel legamento epatoduodenale (nel peduncolo epatico) con la “finger fracture” del parenchima.
Il chirurgo francese Couinaud enfatizzò dicendo che la “finger fracture” (la digitoclasia) dovrebbe essere una tecnica da applicare con gentilezza e deve essere usata nel rispetto dell’anatomia del fegato.
Tung TT. Les Resections Majeures et Mineures du Foie. Paris: Masson,
1979.
1981
Claude Couinaud pubblica il suo libro sull’anatomia intraepatica del fegato.
Il testo è stato fondamentale per la crescita della chirurgia del fegato nel mondo.

Couinaud C. Controlled Hepatecomies and Exposure of the Intrahepatic
Bile Ducts. Paris: C. Couinaud, 1981.
1982
All’Università Cattolica di Roma il Prof. Gennaro Nuzzo è tra i fondatori, con il Prof. Aureliano Puglionisi, della rivista “Chirurgia Epatobiliare”, la prima rivista scientifica interamente dedicata alla chirurgia epato-bilio-pancreatica che abbia avuto un comitato editoriale internazionale.

20 maggio 1982
Viene eseguito il primo trapianto di fegato in Italia .
Lo realizza il Prof. Raffaello Cortesini con la sua equipe al Policlinico Umberto I, Università degli Studi La Sapienza, in Roma.

1983
Il chirurgo giapponese Masatoshi Makuuchi introduce l’uso sistematico dell’ecografia intraoperatoria durante gli interventi di resezione epatica.

Makuuchi M, Hasegawa H, Yamazaki S. Intraoperative ultrasonic examination for hepatectomy. Ultrasound Med Biol. 1983;Suppl 2:493–497.
1984
Bud Shaw a Pittsburgh sistematizza l’uso del by-pass veno-venoso nel trapianto ortotopico di fegato.
Lo strumento verrà utilizzato in maniera routinaria per l’esecuzione dell’intervento in tutto il mondo e il suo uso verrà esteso a particolari interventi di chirurgia epatica resettiva.

Shaw BW Jr, Martin DJ, Marquez JM, et al. Venous bypass in clinical liver transplantation. Ann Surg. 1984;200(4):524–534.
1984
A Parigi, il gruppo di Henry Bismuth esegue il primo trapianto di fegato con graft ridotto di volume.

Bismuth H, Houssin D. Reduced-sized orthotopic liver graft in hepatic transplantation in children. Surgery. 1984;95(3):367–370.
1985
L’introduzione in clinica della ciclosporina per il controllo del rigetto dopo il trapianto d’organo, rivoluziona i risultati ottenuti anche con il trapianto di fegato.
Starzl TE, Iwatsuki S, Shaw BW Jr, Gordon RD, Esquivel CO.
Immunosuppression and other nonsurgical factors in the improved results of liver transplantation.
Semin Liver Dis. 1985 Nov;5(4):334-43.
Maggio 1986
Il CUSA (dissettore ad ultrasuoni) viene utilizzato nell’esecuzione delle resezioni epatiche

Andrus CH, Kaminski DL. Segmental hepatic resection utilizing the ultrasonic dissector. Arch Surg. 1986;121(5):515-521.
1988
Il gruppo tedesco di Pichlmayr esegue il primo trapianto di fegato “split”.
La tecnica consente di eseguire due trapianti di fegato con lo stesso organo, che viene precedentemente diviso su banco in due emifegati che funzioneranno poi in maniera autonoma.

Pichlmayr R, Ringe B, Gubernatis G, Hauss J, Bunzendahl H. Transplantation einer Spenderleber auf zwei Empfänger (Splitting-Transplantation)–Eine neue Methode in der Weiterentwicklung der Lebersegmenttransplantation [Transplantation of a donor liver to 2 recipients (splitting transplantation)–a new method in the further development of segmental liver transplantation]. Langenbecks Arch Chir. 1988;373(2):127–130.
1988
Il chirurgo brasiliano Silvano Mário Attilio Raia effettua il primo trapianto di fegato pediatrico da donatore vivente, definendo la fattibilità tecnica dell’intervento chirurgico, anche se entrambe i riceventi pediatrici del trapianto muoiono per complicazioni postoperatorie.

Raia S, Nery JR, Mies S. Liver transplantation from live donors
Letter; see comments. Lancet 1989;2:497
Aprile 1988
Folkert Oene Belzer, all’Università del Wisconsin, mette a punto una nuova soluzione per la preservazione fredda degli organi per il trapianto. La soluzione prenderà il nome di “UW” (University of Winsconsin) o anche “soluzione di Belzer”. Questa soluzione permetterà di allungare i tempi di preservazione degli organi, rivoluzionando il campo di attività chirurgica.

Belzer FO, Southard JH. Principles of solid-organ preservation by cold storage. Transplantation. 1988;45:673-676
Giugno 1989
Viene eseguito con successo il primo trapianto di fegato pediatrico da donatore vivente, da madre a figlio.
Strong RW, Lynch SV, Ong TH, Matsunami H, Koido Y, Balderson GA.
Successful liver transplantation from a living donor to her son.
N Engl J Med. 1990 May 24;322(21):1505-7.
27 novembre 1989
Christoph E. Broelsch esegue a Chicago il primo trapianto di fegato da donatore vivente negli Stati Uniti.
Questo trapianto viene ancora considerato da molti il primo trapianto da donatore vivente effettuato al mondo.

Broelsch CE, Whitington PF, Emond JC, et al. Liver transplantation in children from living related donors. Surgical techniques and results. Ann Surg. 1991;214(4):428–439.
1990
Il chirurgo tedesco Rudolph Pichlmayr esegue la prima serie di resezioni epatiche effettuate con organo ipotermico, sia in-situ che ex-situ.

Pichlmayr R, Grosse H, Hauss J, Gubernatis G, Lamesch P, Bretschneider HJ. Technique and preliminary results of extracorporeal liver surgery (bench procedure) and of surgery on the in situ perfused liver. Br J Surg. 1990;77:21-26.
1991
Il chirurgo David Nagorney descrive per la prima volta l’uso di suturatrici meccaniche per l’esecuzione di resezioni epatiche (Stapled technique)

McEntee GP, Nagorney DM. Use of vascular staplers in major hepatic resections. Br J Surg. 1991;78(1):40-41.
1991
La prima resezione epatica eseguita per via laparoscopica viene pubblicata da Reich, di Kingston, Pennsylvania
Reich H, McGlynn F, DeCaprio J, Budin R. Laparoscopic excision of benign liver lesions. Obstet Gynecol. 1991;78:956–8.
1992
Tito Livraghi, radiologo interventista dell’Ospedale di Vimercate, pubblica la prima serie numericamente consistente di pazienti cirrotici portatori di epatocarcinoma e trattati per via percutanea con alcoolizzazione.
La procedura fu aspramente criticata inizialmente da chirurgi epatobiliari, mentre oggi è diventata lo standard di trattamento per i tumori di diametro fino ai 2 centimetri.

Livraghi T, Bolondi L, Lazzaroni S, Marin G, Morabito A, Rapaccini GL, Salmi A, Torzilli G. Percutaneous ethanol injection in the treatment of hepatocellular carcinoma in cirrhosis. A study on 207 patients. Cancer. 1992 Feb 15;69(4):925-9.
1992
Viene erroneamente attribuita al chirurgo francese Gagner l’esecuzione della prima resezione epatica per via laparoscopica. L’intervento viene effettuato per una iperplasia nodulare focale.
Gagner M, Rogula T, Selzer D. Laparoscopic liver resection: benefits and controversies. Surg Clin North Am. 2004;84(2):451–462
28 giugno 1992
Thomas Starzl esegue a Pittsburgh il primo xenotrapianto di fegato al mondo, impiantando un fegato di babbuino in un paziente di 35 anni portatore di insufficienza epatica terminale da epatite B e dell’HIV.
Il paziente sopravvive 70 giorni e muore per sepsi secondaria a complicanze dell’anastomosi biliare.
Starzl TE, Fung J, Tzakis A, et al. Baboon-to-human liver transplantation. Lancet. 1993;341(8837):65–71.
1993
Il chirurgo giapponese Masatoshi Makuuchi pubblica i criteri per eseguire con sicurezza le resezioni epatiche per quanto riguarda in particolare la funzionalità epatica. I criteri includono la clearance del verde indocianina (ICG clearance) e prendono subito il nome di “Makuuchi criteria”. Questa valutazione è ampiamente impiegata in Giappone ed in altri paesi asiatici.
Makuuchi M, Kosuge T, Takayama T, Yamazaki S, Kakazu T, Miyagawa S, et al. Surgery for small liver cancers. Semin Surg Oncol. 1993;9:298–304.
Novembre 1993
All’Università di Shinshu, in Giappone, Masatoshi Makuuchi esegue con successo il primo trapianto di fegato da donatore vivente nell’adulto.
Hashikura Y, Makuuchi M, Kawasaki S, et al. Successful living-related partial liver transplantation to an adult patient. Lancet. 1994;343(8907):1233–1234.
Giugno 1994
All’Università di Bologna, il Prof. Giuseppe Gozzetti teorizza che la chirurgia epato-bilio-pancreatica possa diventare una specialità indipendente e autonoma dalla chirurgia generale e comunque dalla chirurgia digestiva.

Gozzetti G, Mazziotti A, Grazi GL. HPB surgery: an independent speciality or a branch of digestive surgery?. HPB Surg. 1994;8(2):111-113.
Marzo 1996
Vincenzo Mazzaferro, all’Istituto Nazionale Tumori di Milano, pubblica i criteri per l’indicazione al trapianto di fegato per epatocarcinoma su cirrosi. Verranno da lui definiti proprio come i “Criteri di Milano” e rimangono lo standard per l’indicazione a questo intervento.

Mazzaferro V, Regalia E, Doci R, et al. Liver transplantation for the treatment of small hepatocellular carcinomas in patients with cirrhosis. N Engl J Med. 1996;334(11):693–699.
Agosto 1997
Cristiano Hüscher pubblica la prima serie di resezioni epatiche maggiori condotte per via laparoscopica ed eseguite al Reparto di Chirurgia Generale dell’Ospedale Vallecamonica a Esine, Italia.
L’intera serie comprendeva 20 resezioni epatiche laparoscopiche: 6 epatectomie sinistre, 5 epatectomie destre di cui una estesa al quarto segmento, 3 mesoepatectomie, 5 segmentectomie ed una bisegmentectomia.

Hüscher CG, Lirici MM, Chiodini S, Recher A.
Current position of advanced laparoscopic surgery of the liver.
J R Coll Surg Edinb. 1997 Aug;42(4):219-25.
Marzo 2002
Pier Cristoforo Giulianotti inizia all’ospedale Misericordia, di Grosseto, la prima serie di resezioni epatiche eseguite con il Robot chirurgico “da Vinci”. La serie verrà poi proseguita a Chicago.
In 7 anni ne eseguirà 70. Ventisette (38.5%) saranno resezioni epatiche maggiori. Il tasso di conversione ad open sarà del 5.7% (4 casi). Il lavoro dedicato esclusivamente alle resezioni epatiche robotiche verrà accettato per la pubblicazione nell’Aprile 2010.

Giulianotti PC, Coratti A, Sbrana F, Addeo P, Bianco FM, Buchs NC, Annechiarico M, Benedetti E.
Robotic liver surgery: results for 70 resections.
Surgery. 2011 Jan;149(1):29-39.
2012
Viene descritta la prima procedura di ALPPS (Associating Liver Partition and Portal vein ligation for Staged hepatectomy), una particolare tecnica di resezione epatica in due tempi che consente una veloce ricrescita di una parte del fegato.
Schnitzbauer AA, Lang SA, Goessmann H, Nadalin S, Baumgart J, Farkas SA, et al. Right portal vein ligation combined with in situ splitting induces rapid left lateral liver lobe hypertrophy enabling 2-staged extended right hepatic resection in small-for-size settings. Ann Surg. 2012;255:405–14.
Maggio 2013.
Il gruppo dell’Università di Oslo, Norvegia, pubblica la prima serie al mondo di pazienti trapiantati per metastasi epatiche non resecabili da tumore del colon retto.
La presenza di metastasi al fegato era stata, fino a questo momento, una controindicazione assoluta all’esecuzione del trapianto. L’articolo apre una nuova frontiera nel campo della trapiantologia oncologica.
Hagness M, Foss A, Line PD, Scholz T, Jørgensen PF, Fosby B, Boberg KM, Mathisen O, Gladhaug IP, Egge TS, Solberg S, Hausken J, Dueland S
Liver transplantation for nonresectable liver metastases from colorectal cancer.
Ann Surg. 2013 May;257(5):800-6
2018
La rivista scientifica Nature pubblica il primo studio multicentrico, randomizzato, sull’uso di macchine di preservazione normotermica nel trapianto di fegato
Nasralla D, Coussios CC, Mergental H, et al. A randomized trial of normothermic preservation in liver transplantation. Nature. 2018;557(7703):50–56
2019
Matteo Ravaioli, dell’Università di Bologna, esegue il primo trapianto segmentario, eterotopico di fegato al mondo, posizionando il graft nella loggia splenica, dopo splenectomia, e vascolarizzandolo con i vasi splenici.
L’indicazione è stata posta in un giovane paziente portatore di metastasi epatiche non resecabili da tumore colorettale.

Ravaioli M, Brandi G, Siniscalchi A, Renzulli M, Bonatti C, Fallani G, Prosperi E, Serenari M, Germinario G, Del Gaudio M, Zanfi C, Odaldi F, Bertuzzo VR, Pasqualini E, Maroni L, Frascaroli G, Rossetto A, Morelli MC, Vizioli L, Serra C, Sangiorgi G, D’Errico A, Contedini F, Cescon M. Heterotopic segmental liver transplantation on splenic vessels after splenectomy with delayed native hepatectomy after graft regeneration: A new technique to enhance liver transplantation. Am J Transplant. 2020 Jul 26. doi: 10.1111/ajt.16222.
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- Ultimo aggiornamento della pagina: 05/03/2021