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Cisti al Fegato
Cisti fegato
Cisti del fegato
Cisti semplici
Cisti sierose
Cisti epatiche semplici
Cisti biliari semplici
Cosa sono le cisti del fegato?
Le cisti epatiche, o cisti biliari, o anche cisti sierose, sono fra i tumori benigni del fegato più comuni e di facile rilievo.
Con la sempre maggiore diffusione dell’esame TC, la loro prevalenza varia dal 15% al 18% della popolazione generale. E’ quindi molto facile esserne portatore.
Sono poco comuni (ma di possibile riscontro) nelle persone al di sotto dei 40 anni, con una predilezione del sesso femminile con un rapporto di 4:1 rispetto ai maschi.
Come si formano le cisti al fegato?
La parete delle cisti è costituita dagli stessi elementi che costituiscono anche le vie biliari. La teoria più accreditata per la formazione di queste cisti è che si trattino effettivamente di vie biliari che, per un qualche motivo, abbiano perso il contatto con il rimanente albero biliare.
Lo strato cellulare più interno continua quindi a produrre liquido che, non potendo andare più da nessuna parte, si accumula e forma la cisti stessa.
Quale è l'aspetto delle cisti del fegato?
Le cisti appaiono come delle cavità ripiene di liquido di dimensioni variabili all’interno del fegato, più o meno grandi. Possono andare da pochi millimetri a diversi centimetri. Possono essere singole o multiple.
La cavità liquida è circondata dal tessuto che forma la parete della cisti e che produce il liquido che si ritrova appunto al suo interno.
Alla palpazione manuale appaiono come formazioni di consistenza teso-elastica, ma facilmente individuabili all’interno del fegato.
Che problemi possono dare le cisti biliari semplici?
Nella stragrande maggioranza dei casi, le cisti non causano alcun problema al paziente che ne è portatore. Sono quindi del tutto asintomatiche, in particolare quelle piccole o comunque di dimensioni contenute.
La scoperta della loro presenza all’interno del fegato è quasi sempre occasionale, effettuata durante esami radiologici eseguiti per altri motivi clinici.
I sintomi possono invece essere causati da quelle cisti che sono diventate sufficientemente grandi da dare fastidio al paziente. I sintomi possono essere il dolore addominale oppure il senso di ripienezza o di tensione addominale. Le cisti di dimensioni ancora più grandi possono dare dei problemi di compressione all’intestino, disturbando il passaggio del materiale alimentare all’interno dei visceri.
Ancora più raramente le cisti possono sanguinare al loro interno oppure possono infettarsi, dando dolore e febbre.
Queste cisti non si trasformano mai in tumori maligni.
Come si riconoscono le cisti del fegato?
L’esame più semplice, ma anche più efficace, è l’ecografia addominale. L’esame rileva la presenza di una zona priva di echi (anecogena), omogenea, a contenuto liquido e con margini lisci. Segno ecografico caratteristico è il rinforzo di parete posteriore, causato dagli echi generati dalla sonda ecografica che acquistano velocità attraversando il liquido di cui è composta la cisti e formano un cono posteriore di echi rafforzati.
Anche alla TC l’aspetto è tipico. Lo strumento mostra una zona ben demarcata rispetto al fegato circostante, omogenea al suo interno e con pareti regolari e lisce che non assumono il contrasto che viene iniettato al paziente per via endovenosa durante l’esame.
Alla Risonanza Magnetica le cisti appaiono come zone di elevata intensità (iperintense) nelle sequenze T2, senza incremento al contrasto. Anche questo aspetto è assai caratteristico e permette di distinguere molto bene le cisti sierose da altre formazioni del fegato.
La presenza di elementi radiologici aggiuntivi (presenza di setti interni, fenestrazioni, calcificazioni, pareti irregolari, cisti figlie all’interno) devono fare pensare alla presenza di altre lesioni diverse dalle cisti semplici e impongono ulteriori riflessioni.
Cosa si deve fare con le cisti epatiche?
In linea generale, nei casi di pazienti nei quali la diagnosi di cisti sierosa del fegato è del tutto certa, si seguono queste due regole:
- le cisti asintomatiche, che vengono rilevate occasionalmente durante esami eseguiti per altri motivi, non necessitano di alcun trattamento. Si può decidere di controllarle di tanto in tanto (ogni anno? ogni due anni?) per verificare che non aumentino di volume;
- le cisti che causano sintomi al paziente, che hanno sanguinato, si sono rotte o si sono infettate, devono essere invece valutate per il trattamento.
E’ fortemente sconsigliato di semplicemente aspirare queste cisti: questo porta inevitabilmente alla riformazione della cisti stessa e spesso causa un peggioramento dei sintomi lamentati dal paziente.
Il trattamento di scelta è invece chirurgico, con l’apertura della cisti e l’asportazione di tutta la parete rimovibile con facilità: l’intervento può prendere il nome di fenestrazione, di marsupializzazione o di pericistectomia. Questo intervento porta alla risoluzione definitiva dei problemi in una percentuale di casi superiore al 90%.
Negli ultimi due decenni questo intervento viene condotto prevalentemente per via mini-invasiva (con la laparoscopia o con il robot chirurgico), con minore impatto sulla qualità di vita del paziente e un ridotto danno estetico.
Nei pazienti che per motivi clinici non possono essere operati e in quelli che rifiutano l’intervento chirurgico, si può proporre l’aspirazione della cisti, con una manovra di radiologia interventistica, e la successiva iniezione di alcool o di altro liquidi ad azione sclerosante. Bisogna ricordare che questo trattamento ha però un alto tasso di recidiva della cisti e non deve sostituire quello chirurgico.
Cisti da Echinococco
Gli altri Tumori Benigni del FEgato
- Ultimo aggiornamento della pagina: 03/10/2023
Linee Guida per la Diagnosi ed il Trattamento dei Tumori Benigni del Fegato
2022
Pompili M; Ardito F; Brunetti E; Cabibbo G; Calliada F; Cillo U; de Sio I; Golfieri R; Grova M; Gruttadauria S; Guido M; Iavarone M; Manciulli T; Pagano D; Pettinari I; Santopaolo F; Soresi M; Colli A
In: Dig Liver Dis, 2022, ISSN: 1878-3562.
@article{pmid36089525,
title = {Benign liver lesions 2022: Guideline for clinical practice of Associazione Italiana Studio del Fegato (AISF), Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM), Società Italiana di Chirurgia (SIC), Società Italiana di Ultrasonologia in Medicina e Biologia (SIUMB), Associazione Italiana di Chirurgia Epatobilio-Pancreatica (AICEP), Società Italiana Trapianti d'Organo (SITO), Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP) - Part I - Cystic lesions},
author = {Maurizio Pompili and Francesco Ardito and Enrico Brunetti and Giuseppe Cabibbo and Fabrizio Calliada and Umberto Cillo and Ilario de Sio and Rita Golfieri and Mauro Grova and Salvatore Gruttadauria and Maria Guido and Massimo Iavarone and Tommaso Manciulli and Duilio Pagano and Irene Pettinari and Francesco Santopaolo and Maurizio Soresi and Agostino Colli},
doi = {10.1016/j.dld.2022.08.030},
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year = {2022},
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journal = {Dig Liver Dis},
abstract = {Benign liver lesions are increasingly diagnosed in daily clinical practice due to the growing use of imaging techniques for the study of the abdomen in patients who have non-specific symptoms and do not have an increased risk of hepatic malignancy. They include simple or parasitic cysts and solid benign tumors which differ widely in terms of prevalence, clinical relevance, symptoms and natural history and often lead to significant clinical problems relating to diagnosis and clinical management. Following the need to have updated guidelines on the management of benign focal liver lesions, the Scientific Societies mainly involved in their management have promoted the drafting of a new dedicated document. This document was drawn up according to the present Italian rules and methodologies necessary to produce clinical, diagnostic, and therapeutic guidelines based on evidence. Here we present the first part of the guideline, concerning the characterization of focal hepatic lesions detected by ultrasound, and the diagnosis and clinical management of simple and parasitic hepatic cysts, and of polycystic liver disease.},
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Pompili M; Ardito F; Brunetti E; Cabibbo G; Calliada F; Cillo U; de Sio I; Golfieri R; Grova M; Gruttadauria S; Guido M; Iavarone M; Manciulli T; Pagano D; Pettinari I; Santopaolo F; Soresi M; Colli A
In: Dig Liver Dis, 2022, ISSN: 1878-3562.
@article{pmid36089523,
title = {Benign liver lesions 2022: Guideline for clinical practice of Associazione Italiana Studio del Fegato (AISF), Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM), Società Italiana di Chirurgia (SIC), Società Italiana di Ultrasonologia in Medicina e Biologia (SIUMB), Associazione Italiana di Chirurgia Epatobilio-Pancreatica (AICEP), Società Italiana Trapianti d'Organo (SITO), Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP) - Part II - Solid lesions},
author = {Maurizio Pompili and Francesco Ardito and Enrico Brunetti and Giuseppe Cabibbo and Fabrizio Calliada and Umberto Cillo and Ilario de Sio and Rita Golfieri and Mauro Grova and Salvatore Gruttadauria and Maria Guido and Massimo Iavarone and Tommaso Manciulli and Duilio Pagano and Irene Pettinari and Francesco Santopaolo and Maurizio Soresi and Agostino Colli},
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journal = {Dig Liver Dis},
abstract = {Benign liver lesions are increasingly diagnosed in daily clinical practice due to the growing use of imaging techniques for the study of the abdomen in patients who have non-specific symptoms and do not have an increased risk of hepatic malignancy. They include simple or parasitic hepatic cysts and solid benign tumors which differ widely in terms of prevalence, clinical relevance, symptoms and natural history and often lead to significant clinical problems relating to diagnosis and clinical management. Following the need to have updated guidelines on the management of benign focal liver lesions, the Scientific Societies mainly involved in their management have promoted the drafting of a new dedicated document. This document was drawn up according to the present Italian rules and methodologies necessary to produce clinical, diagnostic, and therapeutic guidelines based on evidence. Here we present the second part of the guideline, concerning the diagnosis and clinical management of hemangioma, focal nodular hyperplasia, and hepatocellular adenoma.},
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Pompili M; Cabibbo G; de Sio I; Grova M; Iavarone M; Santopaolo F; Calliada F; Golfieri R; Pettinari I; Gruttadauria S; Pagano D; Soresi M; Ardito F; Cillo U; Guido M; Brunetti E; Manciulli T; Colli A
2022, (Open Access).
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title = {Lesioni benigne epatiche 2022: linea guida per la pratica clinica dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (AISF), della Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM), della Società Italiana di Chirurgia (SIC), della Società Italiana di Ultrasonologia in Medicina e Biologia (SIUMB), dell’Associazione Italiana di Chirurgia Epatobilio-Pancreatica (AICEP), della Società Italiana Trapianti d’Organo (SITO), della Società Italiana di Anatomia patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPECIAP)},
author = {Maurizio Pompili and Giuseppe Cabibbo and Ilario de Sio and Mauro Grova and Massimo Iavarone and Francesco Santopaolo and Fabrizio Calliada and Rita Golfieri and Irene Pettinari and Salvatore Gruttadauria and Duilio Pagano and Maurizio Soresi and Francesco Ardito and Umberto Cillo and Maria Guido and Enrico Brunetti and Tommaso Manciulli and Agostino Colli},
editor = {SISTEMA NAZIONALE LINEE GUIDA DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ},
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date = {2022-08-11},
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Drenth J; Barten T; Hartog H; Nevens F; Taubert R; Balcells R T; Vilgrain V; Böttler T
EASL Clinical Practice Guidelines on the management of cystic liver diseases Journal Article
In: Journal of Hepatology, 2022, ISSN: 01688278, (Cited by: 0; All Open Access, Bronze Open Access).
@article{Drenth2022,
title = {EASL Clinical Practice Guidelines on the management of cystic liver diseases},
author = {Joost Drenth and Thijs Barten and Hermien Hartog and Frederik Nevens and Richard Taubert and Roser Torra Balcells and Valerie Vilgrain and Tobias Böttler},
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publisher = {Elsevier B.V.},
abstract = {The advent of enhanced radiological imaging techniques has facilitated the diagnosis of cystic liver lesions. Concomitantly, the evidence base supporting the management of these diseases has matured over the last decades. As a result, comprehensive clinical guidance on the subject matter is warranted. These Clinical Practice Guidelines cover the diagnosis and management of hepatic cysts, mucinous cystic neoplasms of the liver, biliary hamartomas, polycystic liver disease, Caroli disease, Caroli syndrome, biliary hamartomas and peribiliary cysts. On the basis of in-depth review of the relevant literature we provide recommendations to navigate clinical dilemmas followed by supporting text. The recommendations are graded according to the Oxford Centre for Evidence-Based Medicine system and categorised as ‘weak’ or ‘strong’. We aim to provide the best available evidence to aid the clinical decision-making process in the management of patients with cystic liver disease. © 2022 European Association for the Study of the Liver},
note = {Cited by: 0; All Open Access, Bronze Open Access},
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Nault J; Paradis V; Ronot M; Zucman-Rossi J
Benign liver tumours: understanding molecular physiology to adapt clinical management Journal Article
In: Nature Reviews Gastroenterology and Hepatology, 2022, ISSN: 17595045, (Cited by: 0).
@article{Nault2022,
title = {Benign liver tumours: understanding molecular physiology to adapt clinical management},
author = {Jean-Charles Nault and Valérie Paradis and Maxime Ronot and Jessica Zucman-Rossi},
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journal = {Nature Reviews Gastroenterology and Hepatology},
publisher = {Nature Research},
abstract = {Improvements in understanding the pathophysiology of the different benign liver nodules have refined their nosological classification. New criteria have been identified using imaging, histology and molecular analyses for a precise diagnosis of these tumours. Improvement in the classification of liver tumours provides a more accurate prediction of disease progression and has modified patient management. Haemangioma and focal nodular hyperplasia, the most common benign liver tumours that develop in the absence of chronic liver disease, are usually easy to diagnose on imaging and do not require specific treatment. However, hepatocellular adenomas and cirrhotic macronodules can be difficult to discriminate from hepatocellular carcinoma. The molecular subtyping of hepatocellular adenomas in five major subgroups defined by HNF1A inactivation, β-catenin mutation in exon 3 or exon 7/8, and activation of inflammatory or Hedgehog pathways helps to identify the tumours at risk of malignant transformation or bleeding. New clinical, biological and molecular tools have gradually been included in diagnostic and treatment algorithms to classify benign liver tumours and improve patient management. This Review aims to explain the main pathogenic mechanisms of benign liver tumours and how this knowledge could influence clinical practice. © 2022, Springer Nature Limited.},
note = {Cited by: 0},
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2018
Aerts R M M; Laarschot L F M; Banales J M; Drenth J P H
Clinical management of polycystic liver disease Journal Article
In: Journal of Hepatology, vol. 68, no 4, pp. 827 – 837, 2018, ISSN: 01688278, (Cited by: 71; All Open Access, Bronze Open Access).
@article{vanAerts2018827,
title = {Clinical management of polycystic liver disease},
author = {René M. M. Aerts and Liyanne F. M. Laarschot and Jesus M. Banales and Joost P. H. Drenth},
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doi = {10.1016/j.jhep.2017.11.024},
issn = {01688278},
year = {2018},
date = {2018-01-01},
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journal = {Journal of Hepatology},
volume = {68},
number = {4},
pages = {827 – 837},
publisher = {Elsevier B.V.},
abstract = {A 41-year old female underwent a computed tomography (CT) scan in 2010 because of symptoms suggestive of appendicitis. Incidentally, multiple liver lesions characterised as cysts were detected. The presence of small to medium sized liver cysts (diameter between <1 cm and 4 cm) in all liver segments (>100 cysts) and absence of kidney cysts in the context of normal renal function led to the clinical diagnosis of autosomal dominant polycystic liver disease (ADPLD). Five years later she was referred to the outpatient clinic with increased abdominal girth, pain in the right upper abdomen and right flank, and early satiety. She had difficulties bending over and could neither cut her toenails nor tie her shoe laces. In her early twenties she had used oral contraception for five years. She has been pregnant twice. Clinical examination showed an enlarged liver reaching into the right pelvic region and crossing the midline of the abdomen. Laboratory testing demonstrated increased gamma-glutamyl transferase (80 IU/L, normal <40 IU/L) and alkaline phosphatase (148 IU/L, normal <100 IU/L) levels. Bilirubin, albumin and coagulation times were within the normal range. A new CT scan in 2015 was compatible with an increased number and size of liver cysts. The diameter of cysts varied between <1 cm and 6 cm (anatomic distribution shown [Fig. 2B]). There were no signs of hepatic venous outflow obstruction, portal hypertension or compression on the biliary tract. Height-adjusted total liver volume (htTLV) increased from 2,667 ml/m in 2012 to 4,047 ml/m in 2015 (height 172 cm). The case we present here is not uncommon, and prompts several relevant questions: I. What causes the development of liver cysts?II. Is genetic testing and genetic counselling recommended?III. What is the natural course of polycystic liver disease and what can patients do to stop growth of liver cysts?IV. Which complications may occur during the course of polycystic liver disease?V. What treatment options are currently available?VI. What other potential new and effective therapies will be available in the near future? © 2017 European Association for the Study of the Liver},
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2016
Colombo M; Forner A; Ijzermans J; Paradis V; Reeves H; Vilgrain V; Zucman-Rossi J
EASL Clinical Practice Guidelines on the management of benign liver tumours Journal Article
In: Journal of Hepatology, vol. 65, no 2, pp. 386 – 398, 2016, ISSN: 01688278, (Cited by: 239; All Open Access, Bronze Open Access).
@article{Colombo2016386,
title = {EASL Clinical Practice Guidelines on the management of benign liver tumours},
author = {M. Colombo and A. Forner and J. Ijzermans and V. Paradis and H. Reeves and V. Vilgrain and J. Zucman-Rossi},
url = {https://www.scopus.com/inward/record.uri?eid=2-s2.0-84964337016&doi=10.1016%2fj.jhep.2016.04.001&partnerID=40&md5=a5beb08a5c366c4886a56a91c55754b8},
doi = {10.1016/j.jhep.2016.04.001},
issn = {01688278},
year = {2016},
date = {2016-01-01},
urldate = {2016-01-01},
journal = {Journal of Hepatology},
volume = {65},
number = {2},
pages = {386 – 398},
publisher = {Elsevier B.V.},
note = {Cited by: 239; All Open Access, Bronze Open Access},
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tppubtype = {article}
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