Parenchyma sparing surgery

Chirurgia di risparmio nelle resezioni epatiche per metastasi

La chirurgia parenchima-sparing nel trattamento resettivo delle metastasi epatiche, in particolare di quelle originate da tumori del colon e del retto, è un approccio che ha riscosso grande apprezzamento negli ultimi anni. Il risparmio del parenchima non deve essere inteso solo come la sola esecuzione di interventi limitati alla rimozione delle metastasi, ma come una vera e propria strategia operativa finalizzata ad interventi più conservativi, che preservino la struttura vascolare ed iliare del fegato stesso. Ad esempio, la resezione di due segmenti contigui, pur essendo un intervento anatomico, può e deve essere comunque considerata un intervento chirurgico salva-parenchima epatico rispetto ad un’epatectomia maggiore. Questa presentazione ripercorre la storia delle resezioni epatiche eseguite per metastasi epatiche e rivisita l’evoluzione della chirurgia che ha portato a definire la chirurgia epatica con risparmio del parenchima come il gold standard.

Metastasi epatiche metacrone

Metastasi epatiche metacrone

Nonostante la presenza di linee guida nazionali e internazionali, il trattamento delle metastasi epatiche metacrone da tumore colorettale rappresenta ancora oggi un argomento largamente dibattuto.

Metastasi epatiche che scompaiono dopo la chemioterapia

Vanishing liver metastases

La chemioterapia per le metastasi epatiche da tumore colorettale consente oggi di trattare con efficacia queste lesioni e di ridurre le loro dimensioni.
A volte queste metastasi possono addirittura scomparire.
Questo non significa che le metastasi siano effettivamente curate ed sempre consigliabile la loro asportazione chirurgica con una o più resezioni epatiche.
Il problema principale è rappresentato da come riuscire a identificare queste metastasi durante la resezione epatica e come possa essere possibile eseguire interventi veramente efficaci dal punto di vista oncologico.

Resezioni Epatiche per Metastasi da Tumore Neuroendocrino nei criteri per il Trapianto di Fegato

Metastasi epatiche da NET

In questa serie che viene da diversi centri italiani, solo il 12% dei pazienti ha soddisfatto i criteri di Milano per il trapianto di fegato e la sopravvivenza globale a 5 anni dopo resezione epatica per questo piccolo e selezionato gruppo di pazienti era paragonabile a quello riportato in letteratura per i pazienti sottoposti a trapianto di fegato per metastasi epatiche da tumori neuroendocrini secondo i criteri di Milano. Mentre il trapianto potrebbe effettivamente essere il trattamento ottimale per i pazienti con metastasi da tumori neuroendocrino non resecabili, la resezione chirurgica dovrebbe essere la prima opzione per i pazienti con metastasi invece resecabili.

Protocollo RAPID per trapianto di fegato in due tempi per metastasi da tumore del colon

Morten Hagness - Università di Oslo

Il gruppo dell’Università di Oslo, Norvegia, pubblica il protocollo RAPID (Resection And Partial Liver Segment 2/3 Transplantation With Delayed Total Hepatectomy).

Lo studio si propone di verificare la fattibilità nella combinazione del trapianto dei segmenti 2 e 3 del fegato e dell’emi-epatectomia in due tempi, allo scopo di ottenere nelle 4 settimane successive al trapianto l’epatectomia totale.

L’indicazione è posta in pazienti portatori di metastasi epatiche da tumore colo-rettale non resecabili. La presenza di 1 – 3 metastasi polmonari di diametro superiore ai 15 millimetri non era un criterio di esclusione.

Prima serie mondiale di trapianto di fegato per metastasi da tumore del colon

Morten Hagness - Università di Oslo

Il gruppo dell’Università di Oslo, Norvegia, pubblica la prima serie al mondo di pazienti trapiantati per metastasi epatiche non resecabili da tumore del colon retto.

La presenza di metastasi al fegato era stata, fino a questo momento, una controindicazione assoluta all’esecuzione del trapianto.

L’articolo apre una nuova frontiera nel campo della trapiantologia oncologica.