La rivista scientifica The Lancet Gastroenterology & Hepatology pubblica i risultati dello studio di fase di fase 2 NCT03916627 sull’uso pre-operatorio del cemiplimab (un farmaco immunoterapico anti-PD-1) in pazienti con epatocarcinoma resecabile.
Dei 20 pazienti con epatocarcinoma resecato che avevano ricevuto il farmaco prima dell’operazione, quattro (20%) hanno avuto una significativa necrosi tumorale. Tre (15%) di questi 20 pazienti hanno avuto una risposta parziale e tutti gli altri pazienti hanno mantenuto una malattia stabile.
Lo studio è il più grande che avvalora il dato a favore della monoterapia perioperatoria mirata al PD-1 nel carcinoma epatocellulare. Anche se lo studio è limitato dal piccolo numero di pazienti, ha però dimostrato l’attività clinica del cemiplimab.
I risultati sono di certo preliminari, e la piccola popolazione coinvolta potrebbe non essere responsabile di una covarianza; tuttavia, la popolazione di pazienti in questo studio è rappresentativa di quella più globale di quelli portatori del carcinoma epatocellulare e risposte all’immunoterapia simili o comparabili sono state osservate anche in sottogruppi come pazienti asiatici e non asiatici
Questo studio, insieme ad altri studi di immunoterapia neoadiuvante in molti altri tipi di tumore, supporta di continuare a valutare l’uso dell’immunoterapia perioperatoria per ridurre i tassi di recidiva e il possibile sviluppo di malattia non più resecabile o metastatica.